Padre Sergij Machaev nasce il 6 settembre 1874 nel villaggio Usov, governatorato di Mosca. Terminati gli studi nel seminario teologico, nel 1895 insegna lingua russa nella scuola parrocchiale e si sposa con Ljudmila S. Cvetkova figlia del sacerdote Cvetkov. I coniugi Cvetkov non avranno figli. Padre Sergij è ordinato sacerdote il 10 ottobre 1900 e destinato alla chiesa della Madre di Dio Iverskaja di Mosca. Qui dimostra particolare attitudine nella formazione delle persone sia nella scuola, dove insegna religione, come nella direzione spirituale dei parrocchiani. Nel 1914 viene pubblicato un suo libro che ha molto successo fra i fedeli e porta il titolo “Conversazione con le sorelle della Misericordia” dove l’autore spiega in forma semplice come vivere quotidianamente il comandamento dell’amore verso Dio e verso il prossimo.
Dopo il colpo di stato del 1917 la chiesa della Madre di Dio Iverskaja viene chiusa per ordine superiore. Non riuscendo ad ottenere l’autorizzazione per svolgere il suo ministero, p0adre Sergij trova un’occupazione come impiegato statale fino al 24 giugno 1919, quando è nominato parroco della chiesa dei santi apostoli Pietro e Paolo. Qui svolge il suo apostolato soprattutto fra i giovani, organizzando clandestinamente corsi di formazione spirituale.
Nel 1922 padre Sergij viene arrestato per aver insegnato catechismo ai minorenni. Viene liberato dopo due settimane. Il 4 aprile dello stesso anno vengono sequestrati tutti i preziosi della chiesa dei santi Pietro e Paolo. Nel giugno sempre del 1922 padre Sergij aderisce alla chiesa degli innovatori, la chiesa filocomunista scomunicata dal Patriarcato di Mosca, ma ben presto si accorge che “la chiesa viva” non solo si era separata dalla Chiesa madre, ma collabora pure con i comunisti ai danni della Chiesa stessa. Già alla fine del 1922 padre Sergij si distacca dagli ‘ortocomunisti’ non solo, ma li combatte a viso aperto e riesce a sottrarre dalla loro giurisdizione la chiesa dei santi Pietro e Paolo.
Ma la battaglia continua. Il 22 febbraio 1924 il vescovo innovatore Antonij si rivolge alla sezione locala del partito: “La comunità del rinnovamento chiede al partito comunista che prenda le dovute misure per liquidare la comunità dei Machaev e permettere a noi innovatori l’uso della chiesa dei santi Pietro e Paolo secondo il rito della comunità del Rinnovamento”.
Il 1 marzo 1924 padre Sergij è costretto ad abbandonare la sua parrocchia che passa nuovamente nelle mani degli innovatori. Nello stesso anno viene arrestato, ma resta in prigione soltanto per tre mesi. Dopo la liberazione celebra nella parrocchia di S. Maron il taumaturgo fino al 1930, quando la chiesa viene chiusa dai comunisti, o meglio “per volontà del popolo”, come si diceva in quei tempi.
Nel 1937, dopo varie peripezie, del tutto normali sotto il nuovo regime, è destinato come parroco nella cattedrale della città di Norinsk. Nello stesso anno tutto il clero della cattedrale viene arrestato. Il 22 novembre 1937 tocca pure al parroco, accusato di “propaganda controrivoluzionaria”. Dopo due giorni il solito interrogatorio in cui padre Sergio si dichiara innocente. Il 25 novembre è condannato alla pena capitale e il 2 dicembre 1937 padre Sergij Machaev è fucilato nel poligono di Butovo alla periferia di Mosca, e sepolto in fossa comune.
Autore: Padre Romano Scalfi
Fonte:
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