† 18 marzo 1493
Nobildonna veneziana e badessa di singolare levatura, dopo un travagliato percorso vocazionale giunse a ricoprire un ruolo di primaria importanza nella diffusione del francescanesimo, divenendo testimone oculare e biografa di Santa Caterina da Bologna, e offrendo un prezioso resoconto dell'esumazione della Santa, permeato di misticismo e devozione. La sua opera "Specchio d'illuminazione" rappresenta un'inestimabile fonte di informazioni sulla vita e le opere di Santa Caterina, offrendo al contempo uno spaccato affascinante sulla spiritualità femminile del XV secolo.
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La beata Illuminata Bembo è stata una badessa vissuta nel secolo XV. Nata a Venezia, figlia del senatore Lorenzo Bembo, fu educata ed istruita secondo la posizione sociale e la tradizione culturale della sua famiglia.
Decisa di diventare religiosa, “ancora in giovane età” entrò nel convento di santa Lucia di Venezia.
In questa comunità religiosa, poiché si conduceva una vita che non corrispondeva ai suoi ideali, ottenne dalla sua famiglia di essere condotta a Ferrara per entrare, nel 1432 nel convento delle Clarisse di quella città.
Nel monastero ferrarese si nutrivano dei dubbi circa la sua vocazione, in virtù del fatto che era cresciuta tra gli agi della vita. Caterina Vigri, la futura santa Caterina da Bologna ebbe una visione della Santissima Vergine, che venne a rassicurarla circa la bontà e sincerità della vocazione della consorella.
Suor Illuminata Bembo condusse una vita austera ed esemplare tra le clarisse, tanto che Santa Caterina la condusse con sé a Bologna per fondarvi un nuovo monastero del “Corpus Domini”. In questa comunità visse per oltre trent’anni accanto alla santa.
In questo monastero dopo la morte di Santa Caterina, la beata Illuminata Bembo fu eletta badessa per ben tre volte, essendo una religiosa di grande pietà.
La beata Illuminata è l’autrice di un’opera “Specchio d’illuminazione” in cui descrisse la biografia e, in seguito ai fatti prodigiosi a cui fu presente, l’esumazione di santa Caterina da Bologna.
In quell’occasione la badessa Illuminata scrisse: «Allorché la fossa fu pronta e quando vi calarono il corpo, che non era racchiuso in una bara, esso emanava un profumo d’indescrivibile dolcezza, riempiendo l’aria tutto intorno. Le due sorelle, che erano discese nella tomba, mosse a compassione dal Suo viso bello e radioso, lo coprirono con un panno e posero una rozza tavola alcuni centimetri sopra il corpo, affinché le zolle di terra non la toccassero. Tuttavia la fissarono così goffamente che, quando la fossa fu riempita di terra, il visto ed il corpo furono lo stesso a contatto col terreno. Le sorelle venivano a visitare spesso la tomba, e notavano sempre il dolce odore che la circondava. Giacché non c’erano fiori, né erbe aromatiche accanto alla fossa, ma solo arida terra, esse si convinsero che il profumo proveniva proprio dalla tomba».
La beata Illuminata Bembo morì in fama di santità il 18 marzo 1493, anche se alcuni affermano sia morta nell’anno 1496.
Il Martirologio francescano ricorda e festeggia la beata Illuminata Bembo nel giorno 18 marzo.
Autore: Mauro Bonato
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