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Serva di Dio Marguerite Audier Bauzac Madre di famiglia, martire

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Chassillac, Francia, 28 agosto 1757 – Le Puy-en-Velay, Francia, 22 maggio 1794

Marguerite Audier nacque il 28 agosto 1737 nel villaggio di Chassillac, presso Solignac-sur-Loire. Il 21 novembre 1757 sposò Jean Bauzac, da cui ebbe almeno tre figli. Il figlio maschio, Augustin, ordinato sacerdote, stava esercitando il ministero nella sua parrocchia di nascita quando, la notte tra il 18 e il 19 maggio 1794, la Guardia Nazionale circondò la casa dei suoi genitori per arrestarlo. Riuscì a scappare insieme a suo padre, mentre sua madre, due sue sorelle e altrettante domestiche furono catturate. Marguerite fu condannata a morte e giustiziata il 22 maggio 1794 per aver ospitato un sacerdote, ossia suo figlio, mentre le figlie e le domestiche vennero liberate su cauzione. Anche il marito fu condannato, ma non venne più catturato. Marguerite venne inclusa in un gruppo di ventiquattro fedeli della diocesi di Le Puy-en-Velay, uccisi durante il periodo del Grande Terrore della Rivoluzione francese. Il processo diocesano sul loro presunto martirio in odio alla fede fu aperto il 7 agosto 2019.



Marguerite Audier nacque il 28 agosto 1737 nel villaggio di Chassillac, sotto la parrocchia di Solignac-sur-Loire, dove fu battezzata lo stesso giorno della nascita. Il 21 novembre 1757 sposò Jean Bauzac, nativo del villaggio di Agizoux, della stessa parrocchia.
Ebbe da lui un figlio, Augustin, che venne ordinato sacerdote il 29 gennaio 1792 da monsignor Marie-Joseph de Galard de Terraube, vescovo di Le Puy-en-Velay, all’epoca in esilio: si era infatti rifiutato di prestare giuramento sulla Costituzione civile del clero, cui il governo francese obbligava sacerdoti e vescovi.
All’inizio del 1794, l’abbé Augustin esercitava il ministero nella sua parrocchia di nascita, nascondendosi nella casa dei suoi genitori. La notte tra il 18 e il 19 maggio 1794, la Guardia Nazionale circondò l’abitazione per arrestarlo.
Con l’aiuto dei vicini, il sacerdote e suo padre riuscirono a fuggire. Invece Marguerite, due figlie femmine e due domestiche vennero condotte a Le Puy-en-Velay sotto scorta.
Il 21 maggio, Marguerite venne condotta di fronte al Tribunale criminale e accusata di aver prestato asilo a suo figlio sacerdote. Il giudizio fu rinviato all’indomani, quando, insieme al suo sposo Jean, venne condannata alla pena capitale. La sentenza venne eseguita, quindi, il 22 maggio a Le Puy-en-Velay.
Suo marito, al momento della condanna, era ancora in fuga; non fu mai catturato di nuovo. Le figlie e le domestiche, invece, vennero messe in libertà su cauzione.
Marguerite venne inclusa in un gruppo di ventiquattro fedeli della diocesi di Le Puy-en-Velay, uccisi durante il periodo del Grande Terrore della Rivoluzione francese. Il processo diocesano sul loro presunto martirio in odio alla fede fu aperto il 7 agosto 2019.


Autore:
Emilia Flocchini

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Aggiunto/modificato il 2020-07-14

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