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Tourris, Francia, 29 ottobre 1753 – Le Puy-en-Velay, Francia, 30 giugno 1794
Elisabeth Dorat nacque il 29 ottobre 1753 nel villaggio di Tourris, presso Sauvessanges, nel Puy-de-Dôme; fu battezzata il giorno dopo la nascita. A venticinque anni domandò di essere ammessa nella congregazione delle Religiose Domenicane di Craponne-sur-Arzon, nella quale prese il nome di suor San Tommaso. Le fu affidato l’insegnamento alle bambine della parrocchia. Di fronte alle minacce che, con l’avanzare della Rivoluzione francese, mettevano in pericolo anche le religiose, la comunità fu dispersa e le sue componenti si rifugiarono nelle proprie famiglie d’origine. Fu lì che i Dorat accolsero spesso un sacerdote fuggiasco, l’abbé Jean Baptiste Mosnier, che inizialmente aveva aderito alle idee rivoluzionarie, ma poi aveva ritrattato pubblicamente. Il mattino del 26 giugno 1794 venne arrestato nella casa della famiglia Dorat, insieme ad altre venti persone. Solo suor San Tommaso fu condannata a morte per averlo ospitato, mentre per lui la pena capitale fu comminata per non aver rispettato la legge sul giuramento. Gli altri prigionieri furono condannati alla prigionia temporanea o assolti. Il sacerdote e la religiosa vennero ghigliottinati a Le Puy-en-Velay, in place du Martouret, il 30 giugno 1794. Il 7 agosto 2019 la diocesi di Le Puy-en-Velay aprì il processo diocesano sul presunto martirio di ventiquattro suoi fedeli, compresi suor San Tommaso e l’abbé Mosnier, uccisi durante il periodo del Grande Terrore della Rivoluzione francese.
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