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27 marzo 1865 - Ekaterinburg, Russia, 17 luglio 1918
Ben nota è la tragica vicenda che segnò la fine della famiglia Romanov, quando lo zar Nicola II ed i suoi familiari furono barbaramente uccisi. In quella notte tra il 16 ed il 17 luglio 1918 si unirono a questa triste fine anche quattro loro servitori presso la corte imperiale, che con loro erano stati deportati ad Ekaterinburg. Tra questi troviamo il medico militare Eugenio Botkin. Nato il 27 marzo 1865, egli aveva divorziano nel 1910 dalla moglie Olga, cosa normale nel mondo ortodosso pur entro certi limiti. Il 19 ottobre 1981 tutti questi martiri sono stati canonizzati dalla Chiesa Ortodossa Russa all’Estero, mentre il Patriarcato di Mosca nel 2000 si limitò a dichiarare santi solo Nicola II ed i suoi familiari, ma non i servitori. Ad onor del vero nel 1981 la Chiesa Ortodossa Russa all’Estero non redasse un elenco dei personaggi canonizzati, bensì si intesero canonizzate genericamente tutte le vittime del comunismo in Russia. Sta di fatto che Eugenio Botkin e gli altri membri della corte periti di morte violenta vengono abitualmente raffigurati nelle sacre icone.
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