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+ Alapaevsk, Siberia, Russia, 18 luglio 1918
La notte tra il 16 ed il 17 luglio 1918 tragica sorte toccò allo zar Nicola II, ai suoi familiari ed alcuni membri della corte, sterminati presso Ekaterinburg nel pieno della rivoluzione bolscevica. Il giorno seguente, il 18 luglio, furono invece altri cugini a perire di morte atroce, gettati in un pozzo: tra questi, insieme ad Elisabetta Fedorovna ed alla consorella Varvara Jakovleva, troviamo il granduca Sergio ed il suo segretario personale, Fyodor Remez. Nulla evidentemente avrebbe potuto far passare alla storia il nome di quest’uomo, dedito al suo dovere lavorativo, se non fosse stato associato al mistero della Passione quale vittima innocente. Il 19 ottobre 1981 la Chiesa Ortodossa Russa all’Estero officiò la loro canonizzazione e nella grande icona dipinta per l’occasione figurano infatti questi martiri. Il Patriarcato di Mosca, nel 2000, non inserì invece i principi Romanov uccisi il 18 luglio 1918 nella lista dei personaggi oggetto di glorificazione, dunque neppure Fyodor Remez.
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