Biagio Agostino Pellegrino nacque a Boves il 9 agosto 1882, figlio di operai del locale filatoio. Perse la madre a soli quattro anni, in seguito a una malattia, e visse un’infanzia povera. Nel 1893, terminate le elementari, manifestò il desiderio di entrare in seminario e unirsi al fratello Matteo ma, per problemi economici, poté farlo solo tre anni più tardi. Il 17 ottobre 1907 venne ordinato sacerdote nella cattedrale di Cuneo, poi perfezionò gli studi al Convitto Ecclesiastico cittadino. Fu mandato viceparroco a Vinadio, dal 1909 al 1911, in seguito fu vicecurato nella Cattedrale di Cuneo fino al luglio 1913, quando fu inviato nella neo-eretta parrocchia di S.Lorenzo di Fontanelle, una frazione di Boves.Il 28 giugno 1914 don Pellegrino ne divenne il primo arciprete.
Attivo e solerte, animato da una grande fede, costituì la Compagnia dei Luigini, le Figlie di Maria, eresse il Terz’Ordine francescano e promosse l’Azione Cattolica.Nell’infuriare della Grande Guerra, nel 1917, fu per alcuni mesi militare ad Alessandria e ritornato in parrocchiapensò di erigere un Tempio dedicato alla Madonna Regina della Pace. Dal 1918 al 1920 fu membro della Congregazione dei Missionari Religiosi, ma non pensava solo alla salute delle anime, condivideva anche i problemi materiali dei suoi parrocchiani. Durante uno sciopero presso il locale cotonificio, mediò l’accordo tra proprietà e scioperanti e fece in modo che si iscrivessero al sindacato di ispirazione cattolica.
Fin dal suo arrivo a Fontanelle pensò che la vecchia chiesa era inadeguata, da questa ispirazione e da una grande fede nella Vergine Maria ebbe origine l’odierno santuario, realizzato con assoluta mancanza di mezzi umani.Lanciò l’idea dal mensile “l’Eco di Fontanelle” di cui inviò migliaia di copie fuori paese. Nella testata volle l’effige della Madonna con in mano un ramoscello d’olivo e le parole “Vengo a portarvi pace e conforto”. La notizia ebbe vasta eco e i superiori benedissero l’iniziativa, ma il proprietario del terreno individuato per la costruzione manifestò subito la sua contrarietà. Dopo numerose trattative don Agostino riuscì ad acquistare un terreno che era però distante dalla parrocchia. Si diede inizio ai lavori che proseguirono celermente, ma il 14 settembre 1923 tutto crollò improvvisamente. Fu quasi un segno, gli venne infatti a quel punto ceduto il terreno originariamente individuato e il progetto fu offerto gratuitamente dall’architetto Mazzarelli. Nel 1924 iniziarono i lavori, quattro anni più tardi ci fu la solenne benedizione dell’opera. In vista dell’inaugurazione si trasportò dalla vecchia chiesa l’effige della Regina Pacis.Seguirono anni di duri sacrifici, don Pellegrinofu persino calunniato, causa di grandi sofferenze anche perché i superiori lo sospesero dalla predicazione. La Madonna ascoltò le sue preghiere e tutto si risolse.Continuò quindi la raccolta del denaro necessario per completare degnamente l’edificio.Il 16 luglio 1939 il Card. Maurilio Fossati incoronò la statua di Maria Regina della Pace.
Don Pellegrino acquistò, a più riprese, l’ampio terreno circostante per creare un parco per i pellegrini che fin dai primi anni giungevano sempre numerosi. In seguito acquistò la collinetta attigua su cui eresse la Cappella dell’Addolorata, in seguito realizzò una “grotta di Lourdes” e un monumento ai Caduti.
Il suo cuore affaticato lo obbligò, a partire dal 1941, a non seguire più direttamente i lavori. Morì venerdì 17 dicembre 1943in concetto di santità,a soli 61 anni. Venne tumulato a sinistra dell’entrata delsantuario, nel 1954 le sue spoglie furono traslate nel transetto.
Nel 1946, al termine della Seconda Guerra Mondiale, i reduci donarono alla statua della Regina Pacisun ramo d’olivo in oro. Il santuario è oggi un riferimento per tutto il territorio e vi sono esposti molti quadri votivi “per grazia ricevuta”.
Autore: Daniele Bolognini
|