Pedras de Fogo, Brasile, 27 novembre 1844 – Parigi, 4 luglio 1878
E’ stato un cappuccino nominato vescovo di Olinda, in Brasile.
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Antonio Gonçalves de Oliveira nacque il 27 novembre 1844 a Pedras de Fogo nella diocesi di Olinda (Pernambuco, in Brasile), in una nobile famiglia
Fin dalla sua giovane età fu attratto dalla vita religiosa, e dopo i suoi primi studi nella città di Bemfica e nel seminario di Olinda, si trasferì nel seminario parigino di San Sulpice a Parigi.
Il 15 agosto 1863 a Versailles, entrò tra i Cappuccini, pronunciando il 19 ottobre dell'anno successivo i suoi voti religiosi e assumendo il nome di Vital Maria da Pernabuco.
Fratel Vital Maria completò i suoi corsi di filosofia e teologia a Perpignan e Tolosa, e fu ordinato sacerdote il giorno 2 agosto 1868.
Per la sua fragile salute, gli fu permesso di tornare in Brasile e di diventare insegnante di filosofia per gli studenti di teologia nel seminario di San Paolo.
Non aveva ancora compiuto 27 anni, quando il 22 novembre 1871, papa Pio IX lo nominò vescovo di Olinda.
Vital Maria Gonçalves de Oliveira è stato consacrato vescovo il giorno 17 marzo 1872, nella Cattedrale di Rio de Janeiro, e prese possesso della sua diocesi una settimana dopo.
Il presule è ricordato come un combattente senza paura contro il liberalismo massonico.
Tanto che i suoi avversari tentarono ripetutamente di avvelenarlo.
Nelle sue lettere pastorali il vescovo invitava tutti i vicari a indurre i massoni ad abbandonare le loro fratellanze pena la loro esclusione dalla Chiesa. Inoltre proibì a chiunque di partecipare alla celebrazione di una messa in occasione di una manifestazione massonica che si tenne a Recife il 30 giugno 1872.
Il 2 gennaio 1874 mons. Vital Maria Gonçalves de Oliveira fu arrestato e portato a Rio de Janeiro, dove giunse il 13 gennaio.
Il 18 febbraio il vescovo fu condannato dalla Corte suprema, a quattro anni di carcere duro.
Anche se l’imperatore Pietro II rifiutò di concedergli la grazia, fece in modo che la sua condanna venisse mutata in quattro anni di carcere comune.
L’anno successivo, quando il 22 giugno 1875 cadde il governo di Rio Bianco l'imperatore incaricò il duca diCaxias di formare un nuovo governo. Il duca accettò l'incarico a patto che l'imperatore avesse graziato il vescovo Vital Maria Gonçalves de Oliveira e il vescovo di Belem, Antonio de Macedo Costa anch'egli in stato di arresto.
L'imperatore dovette cedere al duca di Caxias e il 17 settembre 1875, concesse la grazia, ai due vescovi.
Dopo che Papa Pio IX lo ricevette in udienza privata rientrò nella sua diocesi, impegnandosi con grande entusiasmo per migliorare la vita morale della popolazione.
Poco dopo, si recò di nuovo a Roma per chiedere di essere dispensato dall'ufficio di vescovo, per potersi dedicare a una vita nascosta con Cristo.
Ma la richiesta di mons. Vital Maria Gonçalves de Oliveira non è stata accettata.
Nel frattempo si ammalò gravemente e fu portato a Parigi per essere curato.
Mons. Vital Maria Gonçalves de Oliveira morì in concetto di santità, a Parigi il 4 luglio 1878 all'età di 34 anni e fu sepolto nella chiesa di Penha a Recife, in Brasile.
Dopo la morte, la fama della sua santità andò in crescendo tanto che mons. Antonio de Almeida, arcivescovo di Olinda, iniziò il processo per la sua beatificazione.
Ottenuto il nulla osta, il 3 novembre 1994, sette anni dopo, il 18 maggio 2001 è stato aperto il processo diocesano. Tale processo che si concluse il 4 luglio 2001, il cui decreto di validità fu emanato il 21 febbraio 2003.
Autore: Mauro Bonato
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