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Pellegrino Rossi Laico

Festa: Testimoni

Carrara, Massa Carrara, 13 luglio 1787 - Roma, 15 novembre 1848


Nato a Carrara il 13 luglio 1787, Pellegrino Rossi vene battezzato con tale nome in onore di San Pellegrino Laziosi. Studiò all'Università di Pisa e all'Università di Bologna, e divenne professore di legge nel 1812. Nel 1815 si unì a Gioacchino Murat e alla sua spedizione anti-austriaca in Puglia e Calabria: dopo la caduta di Murat, scappò in Francia e in seguito a Ginevra, dove iniziò a insegnare giurisprudenza applicata al diritto romano. Il successo nell'insegnamento gli valse la naturalizzazione come cittadino svizzero. Nel 1820 fu eletto deputato al Consiglio del Cantone e fu membro della dieta del 1832; a Rossi fu affidato il compito di tracciare le linee di una costituzione, nota come il «Patto Rossi» che prevedeva la modifica dei rapporti di forza tra cantoni e governo centrale. Il rifiuto di questo patto da parte dei cantoni e dalla maggioranza della dieta deluse molto Rossi e lo indusse ad accettare l'invito di François Guizot a stabilirsi in Francia. Qui ottenne nel 1833 la cattedra di economia politica al Collegio di Francia. Fu naturalizzato cittadino francese nel 1834 e nello stesso anno divenne professore di diritto costituzionale all'Università di Parigi, la Sorbona. Nel 1836 fu eletto membro dell'Accademia delle Scienze Politiche e Morali, nel 1838 ricevette il titolo di conte e nel 1839 fu creato Pari di Francia. Nel 1843 divenne decano della Facoltà di legge.
Nel 1845 fu inviato a Roma da Guizot per discutere la questione dei Gesuiti, essendo stato nominato ambasciatore di re Luigi Filippo presso la Santa Sede. Era a Roma sia quando nel 1846 il Conclave elesse il nuovo Papa, il beato Pio IX, sia quando scoppiò in Francia la Rivoluzione due anni dopo che detronizzò Luigi Filippo ed istituì la Repubblica Francese. Il nuovo regime ritirò le credenziali al Rossi, il quale decise di continuare a vivere a Roma. Rimase così nella città eterna, acquisendo la cittadinanza dello Stato Pontificio nel cui governo entrò a far parte quale ministro di polizia e, ad interim, delle finanze. Nel giro di pochi mesi, Rossi avviò la riorganizzazione delle Finanze e dell'esercito. Insieme al pontefice, Rossi, convinto federalista, lavorò all'istituzione di una Lega doganale tra gli stati italiani. Il primo stato a mostrare un interesse per il progetto confederativo fu il regno di Sardegna. Il beato Antonio Rosmini fu mandato da Torino a Roma in rappresentanza di Re Carlo Alberto di Savoia per discutere dell'argomento. Rosmini, Rossi e Pio IX elaborarono una bozza di costituzione della Lega doganale. Ma lo stesso regno sabaudo alla fine affossò il progetto. La mattina del 15 novembre 1848, giorno di riapertura del Parlamento, Rossi fu accoltellato sulle scale del Palazzo della Cancelleria.
Il suo assassinio fu l'inizio della serie di eventi che portarono alla proclamazione della Repubblica Romana. Venne sepolto nella basilica romana di San Lorenzo in Damaso. Una statua del laico cattolico Pellegrino Rossi campeggia a Carrara in Piazza d’Armi, opera dello scultore carrarese Pietro Tenerani. La città di Massa gli ha dedicato il Liceo Classico.


Autore:
Don Fabio Arduino

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Aggiunto/modificato il 2021-01-02

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