† Lucca, 4 marzo 1380
Romeo visse nel '300 ed apparteneva all'antichissimo ordine religioso dei Carmelitani. La storia del Beato Romeo si confonde con quella di Sant'Avertano, francese della diocesi Limoges e anch'egli carmelitano. Insieme, infatti, i due confratelli furono a lungo pellegrini, prima in Terrasanta, poi a Roma. Fu così che il Romeo di nome fu anche romeo di fatto, cioè pellegrino a Roma, e ci si può domandare se non ebbe tale nome proprio come attributo, per ricordare appunto quel suo devoto viaggio in compagnia di Sant'Avertano. Secondo alcuni studiosi infatti il Beato Romeo di Lucca è forse il Beato Enrico pellegrino, un carmelitano, che è sepolto a Lucca, alla cui intercessione sono attribuiti molti miracoli. Questa notizia è tratta dal Catalogus Sanctorum dei Carmelitani in cui si parla delle reliquie a Lucca un certo beato Enrico carmelitano e pellegrino. Quindi Enrico e Romeo sembrano essere la medesima persona. Questa teoria fece si che le notizie agiografiche di Avertano sono spesso confuse con quelle di Romeo, suo compagno nei pellegrinaggi. Inoltre i due sono sepolti insieme a Lucca. Infatti di ritorno da Roma, Avertano morì a Lucca il 25 febbraio 1380, e sette giorni dopo anche il suo compagno di viaggio, Romeo. A Lucca il 25 febbraio ancora si celebra la sua festa, mentre i Carmelitani la celebrano il 4 marzo. Il corpo del Beato nel 1513 fu traslato dalla Chiesa di San Pietro fuori le mura, in cattedrale; nel 1646 restituito alla primitiva sede nel frattempo ricostruita in città; nel 1807 fu oggetto di nuova traslazione ed infine dal 1826 riposa con Sant’Avertano nella Chiesa dei Santi Paolino e Donato. Nel 1842 fu confermato ab immemorabilis il culto del Beato Romeo.
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