† Nicaragua, 19 settembre 2020
Il corpo senza vita del giovane Bryan José Coronado Zeledon, 17 anni, musicista e appartenente alla Pastorale Cristo Joven della Cattedrale di Matagalpa (Nicaragua), è stato trovato lungo la riva del rio grande di Matagalpa, sabato 19 settembre. La prima ipotesi era stata quella di un incidente nel fiume, ma i segni di violenza sul suo corpo hanno spinto i parenti a denunciare l'omicidio. (Agenzia Fides)
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"La morte del giovane Bryan José, della nostra città di Matagalpa, scuote ancora una volta la società nicaraguense. Apparteneva alla nostra ‘Pastorale Cristo Joven’ della Cattedrale e i suoi genitori lavorano con noi negli Incontri dei Coniugi. La mia preghiera e il mio amore, come Pastore, per la famiglia": con queste parole Mons. Rolando José Alvarez, Vescovo della diocesi di Matagalpa, ha commentato nella nota pervenuta a Fides, la terribile notizia della morte del ragazzo.
Il corpo senza vita del giovane musicista Bryan José Coronado Zeledon, 17 anni, è stato trovato lungo la riva del rio grande di Matagalpa, sabato 19 settembre. La prima ipotesi era stata quella di un incidente nel fiume, ma i segni di violenza sul suo corpo hanno spinto lo zio della vittima a denunciare l'omicidio per mano della criminalità. La violenza in Nicaragua è aumentata in modo esasperato nelle ultime 72 ore: 4 donne vittime di femminicidio e 3 giovani morti uccisi, solo a Matagalpa. Finora le circostanze della morte di Bryan José sono ancora sconosciute, la polizia della città di Matagalpa sta indagando sul caso.
La morte violenta del giovane cattolico ha causato costernazione sia a livello nazionale che internazionale. Nella nota pervenuta a Fides, Elvira Cuadra, esperta in sicurezza urbana, segnala la causa di questa violenza in pochi fattori: la politica di repressione svolta dal governo, in quanto la polizia si dedica completamente ad azioni di repressione politica piuttosto che a garantire la sicurezza alla popolazione; l'esistenza di gruppi paramilitari e la liberazione di delinquenti da parte delle autorità.
Secondo José Davila, economista e analista politico, membro dell'opposizione nel gruppo di Alleanza Civica per la Giustizia e la Democrazia, “questa dittatura sembra non cedere. È fuori controllo". Gli ultimi eventi lo dimostrano, come la chiusura di Canal 12 della televisione, criticata anche pubblicamente da Mike Pompeo, Segretario di Stato degli Stati Uniti. Inoltre l'intervento all'Assemblea delle Nazioni Uniti dell'Alta Commissaria per i Diritti Umani, Michelle Bachelet, la quale ha sottolineato che non solo non ci sono progressi nel governo di Ortega per risolvere la crisi nel paese, che dura dal 2018, ma che l'ultima dichiarazione ufficiale del Presidente, lo scorso 15 settembre, è grave perché ha proposto una legge contro i crimini d'odio.
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