La Beata Pala Zorzi era una nobile veneziana che dopo essere rimasta vedova si fece suora domenicana.
Poche sono le notizie che la riguardano. Tra queste nel saggio di Giovanni Mussolino si presume sia nata intorno al 1340.
Appartenente alla nobiltà veneziana, si unì in matrimonio con un certo Domenico di Bianchino che era un commerciante di sete, e che morì prima della nascita del terzo figlio.
Rimasta vedova dovette assumersi il peso della famiglia, curando l’educazione dei suoi tre figli, due dei quali morirono adolescenti mentre il terzo Giovanni lasciò la propria casa per farsi domenicano.
Giovanni, creato cardinale da Gregorio XII, è stato beatificato da Gregorio XVI nel 1831.
Nel suo stato di vedovanza, la beata Paola si dedicò “all’esercizio della carità” distribuendo tutti i suoi averi ai poveri.
Grazie al fatto che era incline ad un’intesa pietà religiosa e all’amore per una condizione di solitudine, decise verso i cinquant’anni di abbandonare il mondo terreno e di vestire l’abito delle suore domenicane nel Convento di Corpus Domini di Venezia. Nella sua condizione claustrale seppe progredire verso la via della perfezione.
Sempre il Mussolino afferma che “Ad accrescere l’amor di Dio e lo spirito di penitenza in mezzo alla comunità claustrale dovette contribuire non poco l’esempio altissimo di virtù offerto dalla beata Paola, che si spense serenamente il 6 marzo 1416”.
Un antico manoscritto che ne tracciava le linee biografiche, purtroppo è andato distrutto.
Non abbiamo alcuna notizia sul culto verso la beata Paola Zorzi, anche se la sua immagine è inclusa tra quelle dei Beati e Santi veneziani custodite alla Madonna dell’Orto a Venezia.
Autore: Mauro Bonato
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