Ignacio (Ignazio) Caselles García nacque il 18 novembre 1874 a Gata de Gorgos (Alicante, Spagna), da Vicente Caselles Boronat e Antonia García Durá. In famiglia sono nati sette fratelli e ad Ignazio è stato dato il nome di un fratello che era morto giovanissimo.
Ignazio è stato battezzato il giorno dopo la sua nascita, A margine del registro del suo battesimo il parroco ha scritto la parola Cappuccino, e poi “Ignacio è venuto a servire la messa giovanissimo, sempre prima servo, poi sacrestano”.
A soli dodici anni entrò nel collegio serafico dei Cappuccini di Orihuela. Dopo esser stato assegnato al il convento di Masamagrell, nel 1982 fece la sua professione religiosa ad Orihuela prendendo il nome di Giovanni Crisostomo (Juan Crisóstomo) de Gata de Gorgos.
Ma tutti, lo chiamavano Padre Jeannot (Padre Juanito), a causa delle sua bassa statura.
Nel 1899 padre Giovanni Crisostomo Gata de Gorgos è stato ordinato sacerdote.
Dopo essere stato assegnato per alcuni anni alla comunità di Ollería in provincia di Valencia, è tornato a Orihuela, dove ha esercitato il suo ministero per trentasei anni, alternandosi tra confessore, direttore spirituale e confessore nel seminario diocesano.
Padre Giovanni Crisostomo Gata de Gorgos era un grande devoto della Madonna, tanto che diffondeva assiduamente la devozione alla recita delle tre “Ave Maria” giornaliere.
Una volta scoppiata la rivoluzione del 1936, riuscì a nascondersi per alcuni mesi.
Quando i miliziani lo scoprirono, lo arrestarono il 24 dicembre. Dopo che è stato insultato e maltrattato per tutto il giorno alla vigilia di Natale, in serata fu portato sulla strada Arneva-Hurchillo e fucilato. E come qualcuno scrisse “la sua "notte di Natale", la trascorse nella gloria del Risorto”.
Padre Giovanni Crisostomo de Gata de Gorgos (Ignacio Caselles García) è stato beatificato nella celebrazione presieduta dal Cardinale Angelo Amato, in rappresentanza di Papa Francesco, il 13 ottobre 2013 a Tarragona, nella regione spagnola della Catalogna, nel gruppo dei 522 martiri uccisi in odio alla fede durante la guerra civile spagnola.
Autore: Mauro Bonato
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