San Proculo (Procolo o Procule) è un vescovo di Autum vissuto tra i secc. V e VI.
Nella conotassi dei vescovi della diocesi che risulta molto incerta sui primi vescovi è inserito in alcuni casi al dodicesimo posto, in altri al tredicesimo dopo San Pragmazio menzionato nel 517. Dopo San Proculo nella lista dei vescovi in alcuni casi sono citati Valeolo e Proculo II, di dubbia esistenza, e sempre con certezza storica troviamo, Sant’Agrippino vescovo menzionato prima del 533.
Il governo della diocesi durato pochi anni, da parte di San Proculo si colloca subito dopo il 520.
Il vescovo è citato dal Canonico Saulnier, nel suo testo secentesco su “Autun cristiano”, dove è viene riportata una tradizione priva di fondamento storico, in cui si afferma che San Proculo era un vescovo martire, decapitato da Attila, che aveva chiesto al re degli Unni la salvezza della sua città.
Anche se questa citazione è leggendaria, l’esistenza di questo vescovo è confermata dall’inserimento del suo nome nel martirologio Geronimiano. Il nome di San Proculo compare anche Nel testo “Gallia Christiana” senza alcuna indicazione.
Nel Settecento si credeva che San Proculo fosse stato sepolto nella chiesa diocesana di San Sinforniano.
Dal secolo XV, nei breviari di Autun è stata riportata la festa di San Proculo vescovo, nel giorno 4 novembre.
Autore: Mauro Bonato
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