1215 – 11 marzo 1254
Nipote di Santa Chiara, nacque ad Assisi nel 1215. Entrata tra le clarisse di san Damiano, nei martirologi francescani, è ricordata come una monaca dotata di doni soprannaturali e grande esempio di una vita vissuta all’insegna delle virtù cristiane. E’ ricordata con queste parole: “Soror erat Beatae Amatae Viriginis vitanque Monasticam professa ad Assisi sub disciplina S. Clare Viriginis; ubi ad tantum perfectionis gradum peruenit: quòd Deus per eam quamplura ediderit miracula”. La beata Balbina fu inviata a fondare un monastero delle clarisse ad Arezzo. Al suo ritorno in Assisi, morì santamente il giorno 11 marzo 1254.
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Nella mistica Assisi del XIII secolo, tra le mura del monastero di San Damiano, fioriva la Beata Balbina, una giovane Clarissa nipote di Santa Chiara. Nata nel 1215, Balbina respirò fin dalla tenera età l'aria di santità e dedizione che permeava la città di San Francesco.
Attratta dalla vita contemplativa e desiderosa di seguire le orme della sua illustre parente, Balbina entrò a far parte del Secondo Ordine Francescano, le Clarisse. All'interno del monastero di San Damiano, la giovane Clarissa si distinse per la sua devozione, l'umiltà e la fervente osservanza della Regola. I martirologi francescani la descrivono come una monaca dotata di doni soprannaturali, capace di estasi mistiche e di visioni celesti. La sua fama di santità si diffuse rapidamente, attirando l'ammirazione e la venerazione di fedeli e religiosi.
La Beata Balbina non solo era favorita da grazie mistiche, ma conduceva una vita esemplare, ricca di tutte le virtù cristiane. La sua carità verso il prossimo era ardente, come testimoniato dalle numerose opere di misericordia che compiva. La sua obbedienza era pronta e gioiosa, il suo amore per la povertà sincero e radicale. La sua castità era adamantina, come si addice ad una sposa di Cristo. In lei, le virtù cristiane brillavano di luce propria, ispirando le sue consorelle e tutti coloro che la conoscevano.
Il suo zelo apostolico la spinse ad andare oltre le mura del monastero di San Damiano. Fu inviata a fondare un nuovo monastero delle Clarisse ad Arezzo, dove la sua guida illuminata e il suo esempio edificante diedero vita ad una fiorente comunità di religiose.
Dopo aver compiuto la sua missione ad Arezzo, la Beata Balbina fece ritorno ad Assisi, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita in santa contemplazione e nella costante ricerca della perfezione cristiana. Il giorno 11 marzo 1254, la sua anima candida si spense serenamente, volando in cielo a ricevere la corona di gloria riservata ai santi.
La Beata Balbina è ricordata nel Martyrologium Franciscanum di padre Arthur Du Monstier, che la celebra il giorno 11 marzo. La sua memoria è viva nella Chiesa cattolica, che la venera come esempio di santità e modello di vita francescana. La sua intercessione continua ad implorare grazie e benedizioni per quanti la invocano con fede.
PREGHIERA
O beata Balbina, vergine e clarissa,
nipote di Santa Chiara e modello di perfezione evangelica,
tu che hai illuminato il XIII secolo con la tua santità e i tuoi doni soprannaturali,
intercedi per noi presso Dio.
Ottienici la grazia di vivere una vita santa e fedele al Vangelo,
di essere testimoni di Cristo nel mondo
e di operare con carità e dedizione per il bene del prossimo.
Aiutaci a seguire il tuo esempio di umiltà,
di preghiera e di amore per Dio,
per giungere un giorno alla gloria eterna del cielo. Amen.
Autore: Franco Dieghi
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