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† 31 maggio 1160
Figlia dei Conti di Andechs, Bertoldo II e Sofia d’Istria, una potente famiglia feudale, che traeva il nome dal castello di Andechs, nell’Alta Baviera. Il padre mediante un’accorata politica seppe ben porre le basi della loro fortuna familiare. Era la sorella della beata Eufemia, badessa di Altenmünster e di Agnese riformatrice del monastero di Admont. Matilde entrò a soli quindici anni nel monastero delle canonichesse agostiniane di S. Stefano a Diessen. Dopo essersi distinta per le sue virtù e per le sue mortificazioni, venne eletta maestra delle novizie e, poi, badessa. Negli anni 1153-54 fu inviata dal pontefice Anastasio IV quale badessa per riformare il monastero di Edelstetten a Krumbach. C’è un dibattito aperto sul fatto che in tale monastero si praticasse la regola benedettina o agostiniana. In molti ritengono che il monastero benedettino di Diessen fosse una via intermedia tra un monastero e una fondazione femminile laica. Col permesso del Papa ritornò a Diessen, dove morì il giorno 31 maggio 1160.
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Matilde nacque in seno alla nobile famiglia dei Conti di Andechs, nell'Alta Baviera, intorno all'anno 1108. I suoi genitori, Bertoldo II e Sofia d'Istria, erano esponenti di un lignaggio potente e influente. Matilde crebbe in un ambiente permeato da valori cristiani e da una profonda religiosità, elementi che influenzarono profondamente la sua formazione spirituale.
All'età di soli quindici anni, Matilde prese la decisione di consacrare la sua vita a Dio, entrando nel monastero delle canonichesse agostiniane di Santo Stefano a Diessen. In questo luogo sacro, Matilde si distinse per la sua dedizione alla preghiera, per la sua obbedienza alle regole monastiche e per la sua instancabile carità verso le consorelle. La sua profonda spiritualità e le sue doti di leadership la portarono ben presto a ricoprire ruoli di responsabilità all'interno della comunità.
Nel 1141, Matilde fu eletta badessa del monastero di Diessen, assumendo la guida di una comunità di donne devote. Sotto la sua saggia direzione, il monastero conobbe un periodo di grande fioritura spirituale e morale. Matilde si impegnò a fondo nella riforma della vita monastica, promuovendo il rigoroso rispetto delle regole e l'approfondimento della fede. La sua fama di badessa esemplare si diffuse ben oltre i confini del monastero, attirando l'attenzione di importanti personalità ecclesiastiche.
Nel 1153, papa Anastasio IV nominò Matilde badessa del monastero di Edelstetten a Krumbach, con l'obiettivo di riformare la comunità e riportarla all'osservanza rigorosa della regola. Matilde accettò con umiltà e devozione questo incarico impegnativo, affrontando le difficoltà e le resistenze con incrollabile determinazione. Grazie alla sua saggezza e al suo esempio, Matilde riuscì a ristabilire l'ordine e la disciplina nel monastero, infondendo nelle consorelle un rinnovato spirito di fervore religioso.
Dopo aver assolto con successo il suo compito a Edelstetten, Matilde ottenne dal papa il permesso di ritornare al suo amato monastero di Diessen. Qui, continuò a guidare la comunità con saggezza e compassione, dedicandosi alla preghiera, all'insegnamento e all'opera di formazione delle novizie. La sua vita terrena si concluse il 31 maggio 1160.
Autore: Franco Dieghi
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