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San Bili (Bilio) di Vannes Vescovo e martire
Festa:
23 giugno
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† 914 circa
Il Gams, elencando i vescovi di Vannes (Bretagna), ne nomina due di nome Bili, al quindicesimo e al ventiquattresimo posto, il primo dei quali indicato come santo. Evidentemente egli riproduce la lista conservata solo nel cartulario dell'abbazia di Santa Croce di Quimperlé, lista che nella sua prima parte non merita alcun credito. Invece, in quella fissata dal Duchesne e basata su fonti sicure compare un Bili soltanto, al quattordicesimo posto. Si tratta del personaggio attestato dall'autorevole cartulario dell'abbazia di San Salvatore di Redon, in cui si conservano ben sette documenti, nei quali ricorre il nome del vescovo Bili: il primo risale al 2 maggio 892, l'ultimo al 25 ottobre 913. Erano gli anni delle invasioni normanne in Bretagna: Bili, che sarebbe stato ucciso appunto in una di queste scorrerie, è onorato come martire e festeggiato il 23 giugno. Egli era patrono della parrocchia di Plandren (diocesi di Vannes), nella quale avrebbe fondato un priorato e la cappella dove sarebbe stato sepolto.
Martirologio Romano: A Vannes in Bretagna, san Bilio, vescovo e martire, che si tramanda sia stato ucciso dai Normanni durante la devastazione della città.
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San Bili, noto anche come Bilio o Bilius o Bille o Bily, figura emblematica avvolta nella leggenda, venerato come vescovo e martire, ha ricoperto un ruolo significativo nella storia della Chiesa in Bretagna durante il IX secolo. La sua esistenza, seppur dibattuta da alcuni studiosi, è testimoniata da documenti storici e dalla venerazione popolare che lo ha eletto patrono della parrocchia di Plandren.
Le informazioni su San Bili provengono da diverse fonti, tra cui:
- Documenti storici: Il cartulario dell'abbazia di San Salvatore di Redon conserva sette documenti che menzionano l'attività pastorale di Bili tra l'892 e il 913, offrendo prove concrete della sua esistenza e del suo episcopato.
- Liste episcopali: La lista episcopale di Vannes lo include al trentunesimo posto, collocandolo tra Kenmonoc (878-888) e Cunadan. Tuttavia, l'affidabilità di questa lista, soprattutto per i primi vescovi, è stata messa in discussione da alcuni studiosi.
- Martirologio Romano: Lo riconosce come martire, specificando che fu ucciso dai Normanni durante le loro incursioni in Bretagna.
- Agiografia: La tradizione agiografica narra il suo martirio durante una scorreria vichinga, elevandolo a simbolo di eroica resistenza e sacrificio per la fede.
Il periodo in cui Bili esercitò il suo episcopato (892-915/919 circa) fu segnato dalle devastanti invasioni normanne che flagellarono la Bretagna. Nonostante le difficoltà e i pericoli, Bili si distinse come un pastore zelante e coraggioso, dedicato al benessere del suo popolo e alla difesa della Chiesa.
Secondo la tradizione, Bili trovò la morte proprio durante una di queste incursioni normanne, subendo il martirio per la sua fede. La sua eroica resistenza ne fece un simbolo di riferimento per la comunità cristiana, che ne venerò le spoglie e lo proclamò patrono della parrocchia di Plandren, dove si presume sia stato sepolto.
La figura di San Bili, pur affascinante e ricca di significato, non è esente da dibattiti storiografici. Alcuni studiosi mettono in dubbio il suo martirio, mentre la sua collocazione cronologica precisa rimane incerta a causa dell'inattendibilità di alcune fonti.
Autore: Franco Dieghi
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