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Padre Francesco da Rutigliano (Framcesco Paolo Di Vittorio) Frate Minore
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Rutigliano, Bari, 29 ottobre 1882 – Maraş, Turchia, 27 gennaio 1920
Nacque a Rutigliano, nell'odierna diocesi di Conversano-Monopoli il 29 ottobre 1882 da Luca e Antonia Marzovilla. Venne battezzato il 1º novembre 1882 nella collegiata di Santa Maria della Colonna e San Nicola dal parroco don Giovanni Vito Chiaia coi nomi di Francesco, Paolo, Nicola e Maria. Il 13 marzo del 1884 ricevette la cresima da monsignor Casimiro Gennari, vescovo di Conversano, nella parrocchiale di Rutigliano ed ebbe per padrino il canonico don Pietro Losito. All'età di sei anni Francesco iniziò a frequentare la scuola del paese ove seguì i cinque anni dei corsi elementari, terminati i quali accettò di aiutare il papà nel lavoro in campagna. Grazie all'aiuto di padre Nunzio Del Vecchio scoprì la sua vocazione francescana ed il canonico don Giovanni Sonno lo preparò al ginnasio insegnandogli il latino. All'età di 11 anni lasciò la famiglia e partì con tre compagni verso la Terra santa; si trattava i futuri missionari padre Cleofa Lucarelli, padre Pietro Lamparelli, padre Luigi Grassi. Nel 1893 lasciò definitivamente l'Italia dal porto di Napoli. Sbarcò a Giaffa e si diresse ad Emmaus dove attese gli studi classici nel locale ginnasio. Nel 1898 vestì l'abito francescano a Nazareth; a Betlemme compì gli studi liceali. Il 22 settembre 1906 fu ordinato sacerdote. Dopo un breve ritorno a casa fu destinato ad Alessandria d'Egitto. Apprese le gravi condizioni in cui versava la comunità armena, il Custode di Terra Santa nel 1907 lo inviò a Maras odierna Kahramanmaraş perché imparasse la lingua e si erudisse circa i costumi locali. Nel 1911 fu nominato coadiutore parrocchiale e penitenziere in quella città. Nel 1914 fu inviato a Jenige-kale come superiore supplente e parroco della missione. Il 21 novembre dello stesso anno ebbe la nomina a responsabile della missione di Kars, grande centro tra Maras e Adana, ma con lo scoppio della Prima guerra mondiale fu costretto a lasciare il paese e a fare ritorno in Italia; esonerato dal servizio militare come orfano di padre, fece ritorno in Egitto da Porto Said al Cairo. Fece così ritorno a Mujuk Deresi nei pressi di Maras con due fratelli laici, l'ungherese Alfréd Dollencz (1853-1920) e Salvatore Sabatini di Pizzoli (1875-1920). Assieme ai due compagni fu ucciso il 27 gennaio 1920.
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Nato a Rutigliano il 29 ottobre 1882 da Vito Luca e Marzovilla Antonia Rosa. Egli è battezzato nella chiesa madre di Santa Maria della Colonna il 1° novembre 1882 con i nomi di Francesco-Paolo-Nicola-Maria e sono padrini Avella Michele e Mamantonio Grazia. Il 13 marzo 1884 il piccolo è cresimato dal vescovo di Conversano Mons. Casimiro Gennari. Dopo aver frequentato le scuole elementari e aver studiato i rudimenti del latino con il Can. D. Giovanni Sorino incontra il P. Nunzio Del Vecchio il quale lo invita a seguirlo in Terra Santa per realizzare la propria vocazione religiosa. Partono con lui altri tre ragazzi che saranno P. Cleofa Lucarelli, P. Pietro Lamparelli e P. Luigi Gassi con la guida di fra Corrado da Capurso. Dopo gli studi ginnasiali i ragazzi raggiungono Nazareth e nell’anno 1898 iniziano il noviziato; fanno la professione semplice dei voti il 17 settembre 1899 e poi il 19 settembre 1902 quella perpetua. Frequentano il liceo presso il convento di Betlemme e poi raggiungono Gerusalemme per gli studi di Teologia. Insieme ai suoi compagni Fr. Francesco Di Vittorio è ordinato presbitero il 22 settembre 1906.
Svolge il suo apostolato prima a Marasc e poi dal 14 settembre 1914 a Jenigalè. I superiori della Custodia di TS lo nominano Presidente della missione di Mugiuk-Deresì. Deve affrontare insieme agli altri religiosi la tragedia dell’eccidio degli armeni da parte dei turchi. Ne rimangono vittime i religiosi francescani: P. Alberto Amarisse di Cave (Roma), trucidato a Jenigekalé, P. Stefano Julincatian, da Marasc, armeno superiore a Donkalè, Fr. Giuseppe Achillian da Marasc, armeno, religioso della Custodia di TS, , e i compagni di P. Francesco Di Vittorio nella missione diMugiuk-Deresì che sono: Fr. Alfredo Dolenz da Magy (delpadre-di-vittorio-1la provincia di S. Maria in Ungheria) di anni 67 con ben 37 anni di missione e Fr. Salvatore Sabatini, nato a Pizzoli (L’Aquila) il 12 dicembre 1875 della Provincia di S. Giovanni da Capistrano. L’attacco dei turchi alle missioni francescane in terra di Armenia prima è diretto ai conventi di Marasc e Donkalé e poi investì la missione di Mugiuk-Deresì. Gli orfanelli assistiti dai frati e i cristiani sono portati a Kaichli e i tre religiosi sono ospitati da Loimen Oglu Alì Afendi, il quale il 23 gennaio 1920 dopo averli invitati a pranzo dà il segnale dell’eccidio sparando sugli inermi francescani. La furia omicida miete vittime anche i cristiani e gli orfanelli.
Dobbiamo al rutiglianese P. Francesco Vito Gagliardi ofm una sintetica e agile memoria del sacrificio di P. Francesco Di Vittorio e dei suoi compagni nel volumetto dal titolo “Sangue in Cilicia” (Arti Grafiche Doge di Castellana Grotte 1974). Nella Custodia di TS non si è perduta la memoria del loro sacrificio e un quadro nel refettorio del convento di Betlemme ricorda la scena della loro tragica morte. Il postulatore generale ofm P. Giovangiuseppe Califano, interpellato per una ripresa della causa dei martiri francescani in Armenia, ha dovuto comunicare che la causa super martyrio di questi religiosi non è stata mai istruita ufficialmente e che di essi rimane la memoria sia presso il paese di Cave (Roma) dove annualmente si ricorda in una S. Messa il P. Alberto Amarisse, sia a Rutigliano che ha intitolato una via al suo figlio francescano P. Francesco Di Vittorio che aveva appena 38anni al momento del suo martirio.
Autore: Don Pasquale Pirulli
Fonte:
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www.rutiglianoonline.it
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