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Beato Nicolò Monaco benedettino e cistercense
Festa:
12 febbraio
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Abbracciò la vita religiosa nell'insigne monastero di Gemblaco, dell'ordine benedettino. Visse santamente in tale abbazia per qualche tempo. Dopo questa prima esperienza, il beato Nicolò, chiamato da Dio a una forma di vita religiosa in un regime di maggiore austerità, decise di entrare nel monastero di Villiers-la-Ville, in Fiandra, fondato nel 1146 e dove si seguiva la regola cistercense. In questo monastero il beato Nicolò visse e morì.
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Poco sappiamo di questo monaco che i menologi Benedettino e Cistercense qualificano quale Beato.
Nel “Santorale del sacro ordine cisterciense raccolto da Marc’Antonio del Carretto, monaco della congregazione dei riformati di San Bernardo del medesimo ordine e dedicato all’eminentissimo cardinale Gabrielli” stampato a Torino nel 1705, si riporta che il beato Nicolò abbracciò la vita religiosa nell’insigne monastero Gemblacense dell’ordine benedettino. Visse santamente in tale abbazia per qualche tempo.
Dopo questa prima esperienza, il beato Nicolò, chiamato da Dio ad una forma di vita religiosa in un regime di più austerità, decise di entrare nel monastero di Villiers-la-Villes, di Fiandra, fondato nel 1146 e dove si seguiva la regola Cistercense. In questo monastero il beato Nicolò, visse e morì, dopo un’esistenza vissuta santamente e “ricca di meriti”.
Del beato Nicolò ne fanno menzione i menologi monastici benedettini e cistercensi e anche il P. Chatemot nel suo volume “Serie de’ Santi e Beati Cistercensi”. In tali testi la festa e il ricordo per il beato Nicolò era fissato nel giorno 12 febbraio.
Autore: Mauro Bonato
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