Il Servo di Dio Franciscus Hubertus Schraven nacque a Lottum (frazione compresa all’interno del comune di Grubbenvorst, Provincia di Limbourg, Paesi Bassi) il 13 ottobre 1873. Il 30 settembre 1894 Frans Schraven fu ammesso ufficialmente nella famiglia religiosa fondata da San Vincenzo de’ Paoli e cominciò il noviziato a Parigi. Il 27 maggio 1899 fu ordinato sacerdote nella Cappella della Casa Madre di Parigi. Era desideroso di partire in missione e il 5 agosto 1899, partì infatti per la Cina. Il Servo di Dio arrivò a Shanghai il 30 settembre 1899; fu assegnato al vicariato apostolico di Chengtingfu (260 km a sud di Pechino).
All’inizio del 1902 Frans Schraven fu nominato direttore del distretto di Ping-shan. Nel 1904 fu chiamato di nuovo a Chengtingfu . Dopo la morte del Vescovo Jules Bruguière, avvenuta il 19 ottobre 1906, fu incaricato della direzione del Vicariato fino all’aprile 1908; poi venne chiamato a collaborare nella procura di Shanghai. In quel periodo la Cina viveva un periodo particolarmente delicato della propria storia. Infatti, nell’ottobre 1911 in una provincia centrale era scoppiata una rivolta. Il 12 febbraio 1912 l’ultimo imperatore Pou Yi abdicò e come Presidente della Repubblica cinese venne designato il generale Yuan-Che-Kai.
Nel 1914 scoppiò la Prima Guerra Mondiale. La Cina dichiarò subito la propria neutralità. Nel 1917 la Cina, con un presidente ad interim, Feng Guozhang, dichiarò guerra alla Germania, in cambio di alcune facilitazioni economiche concesse da inglesi e francesi.
La procura di Tientsin divenne in questo periodo una casa di passaggio per molti missionari che furono richiamati nei loro paesi. Nell’autunno del 1915 il Servo di Dio fu richiamato a Shangai per aiutare il vice-Procuratore nella gestione e fu incaricato di svolgere le funzioni di Procuratore Generale delle Missioni in Cina per tutto il tempo della guerra.
Dopo la fine della guerra, dopo circa dodici anni di assenza, il Servo di Dio poté far ritorno nel Vicariato di Chengtingfu. Il 16 dicembre 1920 Frans Schraven fu nominato vescovo titolare di Amyclea e Vicario apostolico di Chengtingfu. Nel 1925 il Servo di Dio fece il suo primo (e unico) viaggio in Europa da quando era partito per la Missione. Fu a Roma per una visita ad limina.
Il Servo di Dio fece dunque ritorno in Cina e, a causa della situazione piuttosto instabile a livello politico e sociale, riuscì a giungere nel proprio Vicariato solo il 23 marzo 1926
Di lì a poco la Cina sarebbe stata colpita da una nuova virulenta guerra. In particolare, il vicariato di Chengtingfu era stato coinvolto in battaglie molto aspre a partire dal 1927; in questo contesto le residenze dei missionari e degli Istituti religiosi spesso costituivano l’unico rifugio (o, quanto meno, il rifugio più sicuro) per quanti erano colpiti dal conflitto; generalmente infatti i soldati, almeno quelli operanti nel nord della Cina, rispettavano le missioni e le loro strutture.
Nel 1929 la situazione si aggravò poiché giunsero soldati provenienti dalla parte meridionale del paese, meno rispettosi delle missioni rispetto a quelli che venivano del Nord.
Fu eroico il suo comportamento in occasione dei fatti che avrebbero portato alla sua uccisione. Durante la seconda guerra sino-giapponese fu ucciso dai soldati sbandati (insieme ad altri otto sacerdoti cattolici) e bruciato dopo che aveva rifiutato di consegnare circa 200 donne, che avevano cercato rifugio nella missione, che volevano utilizzare come donne di conforto.
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