Il beato Teuzzo è stato un abate di Razzuolo vissuto nel secolo XI.
Non sappiamo quando e dove sia nato, mentre è certo che il 1095 è anno della sua morte.
Le prime testimonianze su di lui lo dicono tra i primissimi discepoli di San Giovanni Gulberto, quando si staccò da San Miniato, per avviare una vita monastica più aderente allo spirito e alla regola benedettina.
Nelle cronache dell’ordine si afferma che il beato Teuzzo a Vallobrosa fu addetto all’ufficio di infermiere e tenne “l’ospizio e l’ospedale in somma carità”.
Quando, probabilmente verso la metà dell’XI secolo, poco dopo il 1047, San Giovanni Gualberto faceva erigere in Razzuolo, tra la Toscana e la Romagna, la terza Badia vallombrosana dedicandola a San Paolo, ne affidò la guida, quale primo abate, al beato Teuzzo, che era giunto in quel monastero con altri otto monaci.
In quel monastero, l’abate volle erigere subito sia l’ospedale che l’ospizio.
Il beato Teuzzo scrisse prima di ogni altro le gloriose gesta del fondatore in una “Vita” di San Giovanni Gualberto e lasciò un commentario o “Esposizione sopra la regola benedettina”.
Che l’abate Teuzzo fosse veramente considerato tra i suoi contemporanei, lo testimoniano le attestazioni di venerabile, “caritatevolissimo” e magnanino, che gli vennero associate.
Tra i religiosi vallombrosani si ebbe sempre una particolare venerazione per l’abate Teuzzo.
Nel menologio benedettino del Bucellino e nel “Lugnim vitate” del Wion, la memoria del beato Teuzzo è ricordata e festeggiata, nel giorno 7 agosto.
Autore: Mauro Bonato
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