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Beato Varnerio Abate
Festa:
4 giugno
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XI-XII sec.
Monaco di St. Blaisen, divenne il primo abate di Wiblingen, fondata nel 1093. La sua figura, carica di fascino e mistero, si intreccia con la reliquia della Santa Croce e la devozione popolare. Morto tra il 1126 e il 1128, fu sepolto nell'antica chiesa del monastero. Nel 1782 i suoi resti furono deposti in un loculo, oggetto di pellegrinaggio. Ancora oggi, i "Wernerbrote", pani benedetti in suo nome, venivano distribuiti per proteggere dalle malattie.
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Il beato Varnerio (Werner von Ellerbach) era un monaco dell’abbazia di St. Blaisen della Foresta Nera, vissuto tra i secoli XI e XII.
Fu inviato come primo abate a Wiblingen, vicino a Ulm, dopo la fondazione del monastero benedettino, del 1093 da parte di Hartmann di Svevia, conte di Kirchberg e da suo fratello Otto. L’abbazia fu consacrata nel 1099 e i conti donarono ad essa un pezzo della Santa Croce che avevano ottenuto partecipando alla prima crociata.
Secondo la lista degli abati, il beato Varnerio è morto probabilmente il 2 aprile 1126, mentre secondo un manoscritto di St. Blaisen è deceduto il 2 maggio. Secondo il Bucelino, il beato Varnerio è morto il 4 giugno, data in cui nel monastero lo festeggiavano e lo ricordavano.
Nell’antica chiesa del monastero la tomba del beato Varnerio era ubicata davanti all’altare della Santa Croce, e la lastra funebre era sopraelevata e posta su alcune colonnette.
Tra il 20 e 21 marzo 1782 i resti del beato Varnerio sono state deposte in un “loculus”, chiuso con una lapide di bronzo e sopra vi è stata posta la scritta “Ossa B. Werneri de Ellenbach”.
Alcune reliquie del beato Varneio sono state donate all’abbazia di St. Blaisen.
Fino alla guerra dei Trent’anni, ogni anno nel monastero di Wiblingen si benedicevano i pani “Wernerbrote” di Varnerio che venivano distribuiti per proteggere dalle malattie.
Autore: Mauro Bonato
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