† 680 c.
Badessa benedettina nata all'inizio del 600 o forse intorno al 610 a Digione nel regno franco di Borgogna, ora nel dipartimento della Côte-d'Or in Francia. Era la figlia di Almagar duca di Borgogna e di Aquilina. Aveva tre fratelli, tra cui San Valdaleno. Era badessa in un monastero a “Dornatiacum” vicino a Besacon, ma le continue minacce dei nemici e le calamita del luogo la indussero con le sue monache ad abbandonare il luogo e a stabilirsi presso Bèze. Adalsinda, fu la badessa nel monastero vicino a Bèze sotto la direzione di suo fratello. La santa è menzionata nella cronaca di Giovanni da Bèze come «Adalsinda del monastero Dornatiacum». Sappiamo che Sant’Adalsindis morì come il fratello intorno all'anno 680.
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Santa Adalsinda, conosciuta anche come Adalsindis, Adalsind, Adalsinda, Adalsainde o Adalseinde, nacque all'inizio del VII secolo, forse intorno al 610, a Digione, nel regno franco di Borgogna, odierno dipartimento della Côte-d'Or in Francia. Era figlia di Almagar, duca di Borgogna, e di Aquilina. Aveva tre fratelli, tra cui San Valdaleno.
Adalsinda abbracciò la vita monastica e divenne badessa di un monastero a "Dornatiacum", situato vicino a Besançon. Tuttavia, le continue minacce dei nemici e le calamità che affliggevano la regione la costrinsero a trasferirsi con le sue monache in un luogo più sicuro.
Il nuovo sito prescelto fu un monastero situato vicino a Bèze, dove Adalsinda si pose sotto la direzione spirituale del fratello, San Valdaleno. La sua abilità e il suo esempio ispirarono la comunità monastica, conducendola a un periodo di crescita e fervore religioso.
La cronaca di Giovanni da Bèze menziona la santa come "Adalsinda del monastero Dornatiacum". Nonostante l'assenza nei martirologi benedettini, la memoria di Sant'Adalsinda era viva a livello locale, nella diocesi di Langres, dove la sua festa si celebra il 3 maggio.
Sant'Adalsinda morì intorno all'anno 680, quasi in contemporanea con il fratello. La sua figura, pur non essendo canonizzata ufficialmente, rimane venerata come badessa esemplare e modello di santità per la comunità monastica di Bèze e per la diocesi di Langres.
Autore: Franco Dieghi
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