VII sec.
Fu educato cristianamente dal vescovo Anserico, che lo ordinò sacerdote e poi arcidiacono. Dopo la confessione di simonia di Bettoleno, suo successore, Drausio fu eletto vescovo con un voto unanime. Durante il suo episcopato (658-674), promosse la fondazione di monasteri, tra cui quello di Jouarre, e l'erezione dell'abbazia di Notre-Dame di Soissons. Noto per la sua carità verso i malati e i prigionieri, fu invocato post mortem da coloro che volevano sostenere la giustizia e la libertà della Chiesa. In Francia, i duellanti invocavano la sua protezione prima del combattimento, e si narra che a colui che aveva la maggiore devozione a San Drausio era assicurata la vittoria.
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San Drausio (Draucius, Drauscius, Drausius o Drausin) è un vescovo di Soisson vissuto nel secolo VII, inserito al ventiduesimo posto nella lista dei vescovi, prima di Garimberto.
Nacque nelle vicinanze di Soisson, al tempo de re Clotario II e dai suoi genitori venne affidato al vescovo della città, Anserico, perché gli fosse impartita un’educazione cristiana.
Intenzionato a consacrarsi, fu ordinato sacerdote dal vescovo Bettoleno, successore di Anserico, che oltre a dargli la carica di arcidiacono lo incaricò dell’amministrazione della diocesi.
Quando Bettoleno riconoscendosi colpevole di simonia, e profondamente pentito si ritirò in monastero, Drausio, nel 658, fu chiamato a succedergli.
E’ stato eletto vescovo con un voto unanime del clero e della popolazione, ed è ricordato come un pastore, modello di virtù.
Nella sua diocesi curò l’erezione di alcuni monasteri, tra cui quello di Jouarre, e con l’aiuto del maestro di palazzo Ebroino e di sua moglie Leutrude fece erigere l’abbazia di Notre-Dame di Soisson.
A testimonianza della sua esistenza sono rimaste le sue firme in calce a numerosi documenti redatti tra gli anni 660-667.
Anche se non è certo l’anno della sua morte, si ritiene che il vescovo Drausio sia morto il 5 marzo 674. Il suo corpo inizialmente era stato sepolto in un monastero fuori le mura della città e, il 2 giugno 680, i suoi resti vennero traslati in una nuova chiesa in città dove la sua tomba divenne subito meta di numerosi pellegrinaggi.
Noto per la sua grande carità verso i malati e i prigionieri, dopo la sua morte veniva invocato da tutti coloro che volevano sostenere la giustizia e la libertà della Chiesa.
Inoltre, in Francia, i duellanti erano soliti invocare la protezione di s. Drausio di Soissons prima del loro combattimento, e una leggenda narra che quando due uomini combattevano in duello per dimostrare la giustizia della loro causa, a colui che aveva la più grande devozione a San Drausio era assicurata la vittoria.
Jean de Salisbury narra che Robert de Montfort nel 1163, pregò nella cappella di Drausio prima del suo duello contro Enrico d’Essex e che l’arcivescovo di Canterbury venne a pregare sulla sua tomba prima di lanciare la scomunica contro Enrico II d’Inghilterra.
Le sue reliquie sono state disperse durante la Rivoluzione francese.
San Drausio nel proprio di Soisson è festeggiato e ricordato nel giorno 7 marzo.
Autore: Mauro Bonato
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