Il beato Tottone (Totto o Totò) era un abate benedettino di Ottobeuren vissuto tra i secoli VIII e IX.
Anche se c’erano dubbi sulla sua esistenza, basati su un documento falso del 1145, oggi la sua esistenza non si mette in discussione. Sappiamo che era di stirpe nobile i cui genitori erano i langravi Silach e Ermenswinth, i quali donarono un maniero per la costruzione di un monastero che doveva essere il luogo di sepoltura per loro, la sua famiglia e i suoi discendenti. Nel 764, il re Carlo Magno confermò al monastero il privilegio della protezione reale, la libera elezione degli abati e l'esenzione dai dazi doganali.
Il beato Tottone è considerato il fondatore e il primo abate dell’abbazia benedettina di Ottobeureum, presso Memmingen in Svevia. Non abbiamo alcuna certezza su quanto tramanda la tradizione che ci indica il 764 quale data di fondazione dell’abbazia, ma è acclarato che il beato la guidò dalla fine del sec. VIII alla prima metà del sec. IX. Epoca in cui morì.
Nel sito dell’abbazia il governo dell’abate Tottone (Totò) è indicato tra gli anni 764-714, ma la tradizione ci riporta che morì il 19 novembre 715.
Il culto verso san Tottone, anche se è attestato dal sec. XII, sappiamo che aveva origini più antiche.
Le poche citazioni che lo riguardano lo chiamano “modello di vita pia e religiosa”, “padre dei poveri”, “amministratore di Dio saggio e fedele”.
La prima traslazione dei suoi resti, che dal luogo della sepoltura sono stati portati sotto all’altare maggiore, avvenne il 30 giugno 1163.
Le sue reliquie dopo la dispersione del sec. XVI all’epoca della guerra dei contadini, nel 1772 furono ritrovate e poste nella cappella rinnovata di san Nicola, ubicata nella occidentale della chiesa.
Le uniche raffigurazioni che si sono rimaste lo mostrano negli abiti dell’abate e con il cappello da principe.
Attualmente la sua memoria è solo annotata nel “Directorium” benedettino, ma in passato nei martirologi era festeggiata nel giorno 19 novembre.
Autore: Mauro Bonato
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