Il Beato Aimaro è stato un abate benedettino vissuto nel secolo X.
Guidò l’abbazia di Cluny dal 942 al 954, e figura nella lista degli abati al terzo posto, dopo Sant’Oddone e prima di Maiolo.
Nacque intorno all’anno 910, era di umili origini, nelle fonti storiche definito un uomo semplice. Dopo essere entrato tra i monaci dell’abbazia di Cluny, nel 941 è stato nominato coadiutore da Sant’Oddone, divenendo abate nell’anno successivo.
Anche se dai più è considerato di modeste origini e di un governo molto breve, il beato Aimaro riuscì ad aumentare notevolmente la ricchezza e i possedimenti abbaziali, grazie a più di duecento cinquanta donazioni, a Mâconnais, Charolais e Bresse.
Se paragonato a Sant’Oddone che aveva avuto 84 donazioni in trentaquattro anni di governo, è possibile comprendere la sua capacità nel gestire l’amministrazione del monastero.
Stabilì buoni rapporti con ricche famiglie dei dintorni, inviò alcuni monaci a Sauxillanges estese il controllo di Cluny ai monasteri di Romette, Saint-Saturnin-du-Port e Saint-Martin ad Autun.
Il beato Aimaro I, divenuto cieco nel 948, dovette rinunciare alla gestione dell’abbazia e designò con un atto garantito dalla maggioranza ampia dei monaci, suo coadiutore San Maiolo, il quale divenne abate alle sue dimissioni. Morì undici anni dopo.
Nei Martirologi benedettino è considerato beato e la festa in sua memoria viene celebrata nel giugno 19 novembre.
Autore: Mauro Bonato
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