Avinyonet del Penedès, Alt Penedès, Spagna, 1 ottobre 1854 - Santiago del Cile, 17 agosto 1927
Fratello coadiutore Clarettiano, nel Convento di Betlemme a Santiago del Cile, rimarrà occupato sempre nello stesso ufficio di portinaio quasi fino alla sua morte. Fece della portineria il suo campo di apostolato.
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Pietro (Pere o Pedro) Giuseppe Antonio Marcer nacque il giorno 1 ottobre 1854 a Avinyonet del Panadés, in Spagna. Era il secondogenito dei cinque figli di Pere Marcer i Nicolau e Rosa Cuscó i Salas.
Attratto dalla vita religiosa, nel 1878 entro nel noviziato della congregazione dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria detti Clarettiani, a Vila de Gràcia vicino a Barcellona.
Il 16 luglio 1879 fece la sua prima professione, come fratello missionario, nel convento di Vic con il co-fondatore Jaume Clotet i Fabrés.
Nel 1880 Pietro Marcer è stato inviato in Cile, nella sesta missione clarettiana oltre oceano, dove rimase per quarantasette anni, senza mai tornare in patria.
Il giorno 1 giugno arrivò nel Convento di Betlemme a Santiago, e qui rimarrà quasi fino alla morte, impegnato sempre nello stesso ufficio di portinaio.
Il fratello coadiutore Pietro, fece della portineria il suo campo di apostolato.
Ricordato da tutti per l’umiltà, la bontà, la modestia e la pazienza, si dedicò in maniera particolare alla preparazione dei matrimoni. Inoltre era noto per il suo spirito di preghiera.
Oltre ad accogliere i visitatori del convento, si occupava della casa, del frutteto e del giardino.
Pietro Marcer svolse un intenso apostolato, consigliando spiritualmente tutte quelle persone che a lui si rivolgevano verbalmente e per mezzo di lettere spirituali.
Fratel Pietro Marcer, morì in concetto di santità a settantasette anni, il giorno 17 agosto 1927 a Santiago del Cile.
La continua fama di santità che gli veniva tributata anche dopo la sua morte, indusse i superiori della sia congregazione ad avviare l’iter per il processo della sua beatificazione.
Gli atti del processo ordinario informativo aperto nel 1948, venne portati a Roma nel 1950 e il 23 gennaio 1963 venne emesso il decreto di approvazione degli scritti.
Autore: Mauro Bonato
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