Viterbo, 28 marzo 1683 - Viterbo, 2 dicembre 1743
Entrò tra le Terziarie francescane nel 1721. Fondò il pio sodalizio dei “Contriti di cuore” con il fine specifico di aiutare le anime peccatrici del Purgatorio, invocando la Trinità per le anime pericolanti.
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Margherita Bernardi nacque Il 28 marzo 1683 a Viterbo, da Paolo e Francesca. Venne battezzata nella chiesa di San Giovanni degli Alamdiani. La sua era una famiglia povera ma profondamente cristiana.
Rimasta molto giovane orfana di madre, dopo che il padre si risposò, Margherita trascorse l’infanzia presso la zia Maddalena, una donna religiosa ricordata come “un donna di molto buon concetto e stima per la bontà della vita”. La ragazza aiutava quotidianamente la zia nelle sue incombenze e nei suoi lavori presso il monastero delle Suore Domenicane di Santa Caterina a Viterbo.
Inoltre la zia, che le insegnò a leggere e scrivere, fece crescere Margherita con un ‘educazione severa ma salda nei suoi fondamenti della religione cristiana, tanto che le monache del convento ebbero modo di apprezzare le virtù della giovane ragazza.
I suoi confessori furono dapprima prima un domenicano del convento di Santa Maria della Quercia, e alla sua morte un frate minore del convento di Santa Maria del Paradiso, presso la cui chiesa si recava ogni giorno a pregare.
Margherita si sottoponeva a severe, dolorose e continue penitenze, che a volte doveva mitigare per corrispondere alle richieste dei suoi famigliari in ansia per la sua salute.
Anche quando la nobile Angela Franceschini, la volle quale cameriera, Margherita, chiese la grazia al Signore di ricevere una grave malattia, per poter liberarsi da tale impegno e ritornare alla sua consueta vita di penitenza.
Aveva solo ventotto anni, quando il 27 gennaio 1721 chiese di entrare nel Terz’Ordine Francescano. Anche se non aveva raggiunto i prescritti quarant’anni, indossò con convinzione l’abito della terziaria.
Purtroppo la sua esistenza fu segnata dalla malattia, tra cui l’idropisia. Margherita fino a quando fu in grado di camminare, si recava ogni giorno nella chiesa di Santa Maria dl Paradiso.
Margherita fondò il pio sodalizio dei “Contriti di cuore” con il fine specifico di aiutare le anime peccatrici del Purgatorio, invocando la Trinità per le anime pericolanti. Da alcuni questa iniziativa fu criticata perché era ritenuta capace “di istigare al peccato visto che diffondeva l’idea della certezza del perdono”.
Ma tutte queste accuse furono presto dissipate dal vicario generale della diocesi.
Margherita ebbe in dono doti profetiche, e inoltre le furono attribuiti anche dei poteri taumaturgici.
Un mese prima di morire predisse la data della sua morte, che puntualmente avvenne nel giorno 2 dicembre 1743.
Per le guarigioni miracolose e per alcuni fatti straordinari che riguardavano Margherita Bernardi, indussero francescani di Santa Maria del Paradiso a promuovere la causa per la sua di beatificazione. I postulatori furono dal 27 aprile 1760 frate Amedeo da Torino e successivamente dal 13 luglio 1769, da padre Carlo Antonio da Roma.
La causa di beatificazione non si è mai conclusa. Presso l’Archivio dell’antica diocesi di Viterbo, tra i Processi di beatificazione sono depositati gli atti del “Processus ven. Servae Dei Sororis Margaritae Bernardi super v[irtutibus].”
Autore: Mauro Bonato
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