† Lorvão, Coimbra, Portogallo, 1360 circa
Monaca cistercense nata nella seconda metà del XIII secolo e morta intorno all’anno 1360. La beata Giomaria era una giovane donna che sfuggire ai piaceri del mondo, prese l'abito nel convento cistercense di Lorvão, monastero dove visse una vita esemplare, dedita alla preghiera e alla penitenza, fino alla sua morte. Non sappiamo altro sulla sua vita.
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Nel volume sui Santi, beati e uomini illustri dell'ordine Cistercense del 1670, emerge la figura della Beata Giomaria (Guiomar) di Lorvão. Monaca portoghese del XIII secolo, la sua vita, seppur avvolta nel mistero, si staglia come esempio di dedizione alla preghiera e alla penitenza.
Biografia
Nata nella seconda metà del XIII secolo, Giomaria desiderava ardentemente sfuggire alle vanità del mondo. Per questo motivo, decise di prendere l'abito monacale nel convento cistercense di Lorvão, situato nella regione centrale del Portogallo. All'interno di questa comunità claustrale, la Beata condusse una vita esemplare, totalmente votata alla contemplazione divina e all'ascesi. La sua esistenza terrena, trascorsa tra le mura del convento, rimase lontana dai clamori del secolo, ricca solo di silenzio e di profonda devozione.
Morte e Leggenda
La data precisa della sua morte è incerta, ma si presume che sia avvenuta intorno all'anno 1360. La sua dipartita, tuttavia, non passò inosservata. Secondo una leggenda devozionale, al momento della sua morte, la camera mortuaria fu avvolta da una luce mistica e si udirono le voci angeliche che intonavano il Te Deum. Il suo volto, inoltre, si illuminò di una luminosità soprannaturale, confermando la sua santità agli occhi dei presenti.
Culto e Memoria
La fama di santità della Beata Giomaria si diffuse rapidamente, alimentata da questi eventi miracolosi. La sua memoria venne venerata all'interno dell'ordine cistercense, con la sua festa liturgica fissata al 3 aprile.
Fonti e Testimonianze
Nonostante la scarsità di informazioni biografiche, la Beata Giomaria è menzionata in diverse opere agiografiche. Tra queste, si annoverano i menologi di Crisostomo Henriques (1630), Chalemont (1670) e Bucolini, dove viene citata come beata. L'Agiologia lusitana di Jorge Cardoso la menziona come venerabile.
Nel volume sui Santi, beati e uomini illustri dell’ordine Cistercense del 1670, viene menzionata la beata Giomaria (Guiomar) di Lorvão. Si tratta di una monaca cistercense nata nella seconda metà del XIII secolo e morta intorno all’anno 1360.
La beata Giomaria era una giovane donna che sfuggire ai piaceri del mondo, prese l'abito nel convento cistercense di Lorvão, monastero dove visse una vita esemplare, dedita alla preghiera e alla penitenza, fino alla sua morte.
Non sappiamo altro sulla sua vita.
C’è un racconto leggendario su di lei dove si narra che quando morì si udirono le voci angeliche che cantavano il Te Deum e la camera mortuaria illuminata la una luce misteriosa e il suo volto sembrava brillasse.
Questi segni fecero venerare la monaca come una persona santa.
Nel testo “Agiologia lusitana” di Jorge Cardoso è menzionata quale venerabile, mentre nei menologi di Crisostomo Henriques (1630), Chalemont (1670) e Bucolini è citata come beata.
La festa e il ricordo per la beata Giomaria (Guiomar) di Lorvão nell’ordine cistercense era fissato nel giorno 3 aprile.
Autore: Franco Dieghi
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