Giovanni Battista (Jean Baptiste) Nativelle nacque il 25 settembre 1749 a Guiberville nella Manche, della diocesi di Bayeux.
Entrato in seminario a ventun anni, 12 settembre 1770, ricevette gli ordini minori. Dopo aver frequentato teologia a Caen è stato ordinato sacerdote nel 1774.
A servizio della diocesi di Parigi, dopo la sua consacrazione è stato nominato vicario della parrocchia di San Martino a Longjumeau.
Nel 1790 si rifiutò di prestare il giuramento sulla Costituzione Civile del Clero. I suoi parrocchiani per non perderlo quale guida, tentarono dapprima di convincerlo a prestare giuramento e poi di persuadere il commissario di concedergli una dilazione.
Ma don Giovanni battista non volle sentire ragioni, e dopo i due interrogatori del 16 gennaio e del 13 febbraio 1791 fu destituito dalla carica.
Ritiratosi a Parigi andò a vivere presso la cognata.
Dopo il 10 agosto 1972 è stato arrestato insieme con il fratello Renato e portato dai Carmelitani.
In carcere gli fu proposto di prestare giuramento di libertà ed uguaglianza, ma dopo l’ennesimo rifiuto venne ucciso con il fratello nel corso della strage del 2 settembre.
Molti anni dopo in una pubblicazione è stato definito “clericale forsennato” e i suoi familiari per lungo tempo furono denominati “i cattolici”.
Giovanni Battista Nativelle è stato beatificato da Papa Pio XI, il 17 ottobre 1926, insieme con altri centonovanta compagni, martiri delle cosiddette “stragi di settembre”.
La festa per Giovanni Battista Nativelle è stata fissata il giorno 2 settembre.
Autore: Mauro Bonato
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