Il beato Rustico (Angeleri) abate di Vallombrosa vissuto nel sec. XI, è uno dei primi compagni di San Giovanni Gualberto.
Per molti anni fu l’economo del monastero, dove dai cronisti era ricordato come un monaco di rara abilità definito “in agibilibus admodum sagax et expertus”.
Grazie alle sue doti e alla sua fama, nel 1068, il fondatore lo nominò priore di San Michele di Passignano nella diocesi di Fiesole, dopo il trasferimento di Pietro Igneo a San Salvatore di Fucecchio.
Inoltre San Giovanni Gualberto, conoscendo la profonda pietà dell’abate Rustico, lo volle ad assisterlo e ad amministrargli gli ultimi sacramenti.
Oltre alla carica di abate, il beato Rustico nel 1076, venne eletto abate generale della Congregazione Vallombrosana, e ruolo nel quale rimase per ben sedici anni.
Stimato anche da Papa Urbano II, il pontefice gli accordò la personale protezione apostolica e l’esenzione della congregazione dalla giurisdizione dei vescovi.
Venanzio Simi lo ricorda con queste parole: “Reggendo la religione con somma pace, e in questo tempo edificò monasteri e molti sotto il suo governo ne ricevete… accrebbe la religione di gran stima”.
Secondo Venanzio Simi il beato Rustico morì a Vallombrosa il 6 novembre (secondo altri il 12 marzo) nell’anno 1092.
Negli Acta SS. è ricordato con altri beati della congregazione vallombrosana nel giorno 1 agosto.
Nel giorno 6 novembre è inserito trai i praetermissi e lo Zimmermann lo festeggia nel giorno del suo “dies natalis”. In alcuni casi è celebrato nel giorno 12 marzo.
Nel “Catalogus sanctorum, et plurium virorum illustrium qui veluti mystici flores effloruerunt in Valle Vmbrosa. Ordine alphabetico compendiose descriptus a d. Venantio Simii Vallumbrosano” è ricordato e festeggiato nel giorno 6 novembre.
Autore: Mauro Bonato
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