XIII sec.
Sacerdote protagonista di un’inesauribile carità verso i poveri. Molto spesso in favore di queste persone, con alcuni miracoli, moltiplicò le provviste e le risorse a loro destinate. Un tempo, annualmente nella domenica precedente la festa di San Giovanni Battista, le sue reliquie venivano portate in processione entro le mura della città e la sua festa si celebrava nel lunedì dopo Pasqua. San Cristiano è invocato dalle donne durante le doglie del parto e da coloro che soffrono di febbri costanti.
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La figura del Beato Cristiano di Douai, sacerdote vissuto presumibilmente nel XIII secolo, si staglia nella storia come un esempio di dedizione al prossimo e di carità cristiana. Le notizie biografiche su di lui sono purtroppo scarne e frammentarie, affidate perlopiù alla tradizione orale e ad alcune annotazioni agiografiche. Tuttavia, la sua fama di taumaturgo e la sua intercessione presso Dio, specialmente in favore delle partorienti e degli ammalati di febbre acuta, lo rendono ancora oggi un oggetto di devozione popolare.
Biografia
Cristiano nacque a Douai, città della Francia settentrionale, in un'epoca di incerta collocazione storica. Le fonti più attendibili lo identificano come presbitero della parrocchia di Saint-Albin, ruolo che egli svolse con dedizione e zelo apostolico. La sua fama si diffuse rapidamente grazie alla sua inesausta carità verso i poveri, ai quali egli si dedicava con amorevole premura, alleviando le loro sofferenze materiali e spirituali.
Miracoli e carità
La tradizione agiografica narra di numerosi miracoli compiuti da Cristiano in favore dei bisognosi. Tra i più noti, la moltiplicazione di pane e vino per sfamare una folla di indigenti, la guarigione di infermi da gravi malattie e la protezione di bambini in pericolo. La sua carità verso i poveri era proverbiale: egli non solo distribuiva loro cibo e vestiario, ma si prodigava per trovare loro un lavoro e un alloggio, diventando un punto di riferimento per gli emarginati della società.
Culto e devozione
Il Beato Cristiano di Douai ricevette venerazione fin dai tempi successivi alla sua morte. La sua festa liturgica era celebrata il 7 aprile, come attestato da diversi martirologi e testi agiografici. Un tempo, le sue reliquie venivano portate in processione per le strade di Douai, attirando folle di devoti. La sua intercessione era particolarmente invocata dalle donne in travaglio e da coloro che soffrivano di febbri acute.
Autore: Franco Dieghi
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