† 767 (?)
Sant’Echa era un eremita a Crayk vicino a York. Non sappiamo nulla su di lui. Solo Alcuino lo definisce santo, mentre Simeone di Durhan senza lacuna qualificazione di santo o beato ci riporta che la sua morte è avvenuta nel 767. Anche se non è menzionato in alcun martirologio, lo Stanton riporta che la sua memoria si festeggiava nel giorno 5 maggio.
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La figura di Sant'Echa di Crayk, eremita vissuto nei pressi di York, è avvolta nel mistero. Le informazioni su di lui sono scarne e frammentarie, tramandateci da due sole fonti: Alcuino di York e Simeone di Durham. Nonostante la scarsità di dettagli biografici, la sua santità è attestata da Alcuino, mentre Simeone ne riporta la data di morte, avvenuta presumibilmente nel 767.
Vita eremitica
Echa scelse di condurre una vita eremitica, ritirandosi in solitudine a Crayk, luogo non meglio identificato ma situato vicino a York. La scelta eremitica, all'epoca diffusa tra gli anglosassoni, rappresentava un percorso di profonda spiritualità, volto alla ricerca di Dio e alla perfezione interiore. Echa si dedicò alla preghiera, alla meditazione e alla penitenza, vivendo in povertà e austerità.
Fonti storiche
Le uniche notizie che possediamo su Sant'Echa provengono da due testimoni coevi: Alcuino di York e Simeone di Durham.
- Alcuino, nella sua opera "De Sanctis Ecclesiae Eboracensis", menziona Echa come santo, senza però fornirci ulteriori dettagli sulla sua vita.
- Simeone di Durham, nella sua "Historia de Regibus Anglorum", riporta la data di morte di Echa al 767, senza tuttavia attribuirgli il titolo di santo o beato.
Culto e memoria
Nonostante la mancanza di informazioni biografiche e la sua assenza nei martirologi ufficiali, la memoria di Sant'Echa è stata tramandata localmente. Lo storico Stanton, nel suo "Menology of England and Wales", attesta la celebrazione della sua memoria il 5 maggio.
Autore: Franco Dieghi
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