X sec.
San Colombano è ricordato da alcune fonti tardive e prive di valore storico, come un recluso di origine irlandese. Nel 957, ll santo si sarebbe ritirato nel “coemeterium” dell’abbazia di San Bavone a Gand e sarebbe morto in quel luogo dopo due anni. San Colombano venne sepolto nella cripta della beata Vergine di fronte all’altare di Sant’Andrea
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San Colombano è un santo venerato dalla Chiesa, ricordato il 15 febbraio. Le fonti a lui dedicate sono tardomedievali e di scarso valore storico, ma la sua figura è comunque significativa per la tradizione religiosa locale.
Secondo queste fonti, San Colombano era un monaco irlandese che, nel 957, si ritirò nel "coemeterium" dell'abbazia di San Bavone a Gand, in Belgio. Qui visse in solitudine e in preghiera per due anni, fino alla morte.
Il suo corpo fu sepolto nella cripta della beata Vergine di fronte all'altare di Sant'Andrea. La sua memoria è ancora oggi celebrata a Gand, dove è considerato un santo taumaturgo.
Il culto
Il culto di San Colombano è documentato a Gand già dal XIII secolo. In quell'epoca, il suo nome figurava nel calendario liturgico della città, dove era celebrato il 15 febbraio.
Nel corso dei secoli, il suo culto si è diffuso in altre località del Belgio e dei Paesi Bassi. A Gand, la sua memoria è ancora oggi celebrata con una processione che si svolge ogni anno il 15 febbraio.
La leggenda di San Colombano
La leggenda narra che, durante la sua vita solitaria a Gand, egli compì diversi miracoli. Tra questi, si ricorda la guarigione di un bambino malato e la conversione di un pagano.
Una delle leggende più famose narra che, un giorno, San Colombano stava pregando nella sua cella quando, improvvisamente, apparve un angelo che gli portò una colomba. La colomba portava in bocca un pezzo di pane, che San Colombano condivise con un povero che passava di lì.
La leggenda vuole che, da quel momento, la colomba sia diventata il simbolo di San Colombano.
Autore: Franco Dieghi
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