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Santa Maria di Sarrateix, Barcellona, Spagna, 4 giugno 1868 - Cervera, Lleida, Spagna, 16 ottobre 1929
Nella congregazione religiosa dei Figli del Cuore di Maria, il suo unico incarico era quello di muratore, una professione che aveva imparato da suo padre e per la quale aveva una specifica propensione. Attento alla sua santificazione personale era sempre disponibile per i suoi confratelli, visse un’intensa vita interiore. Cercò di vivere sempre consacrato alla volontà del Padre e manifestò una speciale devozione per la Vergine Maria.
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Michele Palau Vila nacque il 4 giungo 1868 a Santa Maria di Sarrateix, un piccolo paese della provincia di Barcellona, da Joan Palau Obradors e Maria Vila Figuis.
Settimo di nove fratelli, venne educato in un clima e in un ambiente religiosissimo in una famiglia povera, umile e cristiana.
Sentita la propria vocazione religiosa a ventidue anni decise di entrare come fratello coadiutore nel noviziato dei Figlie del Cuore di Maria, conosciuti come padri Clarettiani.
Iniziato il noviziato nel 1890 e l’anno dopo, il 16 luglio 1891 fece la sua professione solenne. 16 luglio.
I suoi trentanove anni di religioso li trascorse in un unico luogo, l’ex Università di Cervera in provincia di Lérida.
Quando la congregazione rilevò il casolare Mas Claret, a sette chilometri da Cervera, dove si voleva realizzare l'infermeria e la casa di convalescenza della comunità, fratel Miquel Palau realizzò i lavori di ristrutturazione e ristrutturazione, costruendo una nuova ala come residenza.
Il suo unico incarico era quello di muratore, una professione che aveva imparato da suo padre e per la quale aveva una specifica propensione.
Era sempre pronto ad aiutare gli altri, a cooperare nei lavori comuni.
Attendo alla sua santificazione personale era sempre disponibile per i suoi confratelli, visse un’intensa vita interiore. Cercò di vivere sempre consacrato alla volontà del Padre e manifestò una speciale devozione per la vergine Maria.
Morì in concetto di santità il 16 ottobre 1929.
Il suo biografo, il P. Antonio Maria Arranz, lo ricorda così: «Sono trascorsi già quarant’anni, e ancora ci sembra di vederlo… Di statura media, il viso pallido e il corpo asciutto, il passo lento, sempre raccolto e devoto, nelle mani il rosario, e il fiore del sorriso sempre presente sulle sue labbra, appariva con frequenza per gli ampi e immensi portici universitari, con la sua veste nera fino alle caviglie, portando gli attrezzi di lavoro verso il lavoro».
Il processo di beatificazione di Michele Palau Vila promosso dai padri Clarettiani, fu aperto a Solsona nel 1961 e si protrasse fino al 1965.
Il decreto sugli scritti è stato emesso il 6 dicembre 1973.
Autore: Mauro Bonato
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