† 1 giugno 430
Eremita vissuto in Alvernia che presumibilmente è morto il giorno 1 giugno 430. Secondo quanto riportato nel Breviario di Clermont, Medulfo era un fervente cristiano e un buon padre di famiglia. Un giorno mentre mangiava con i suoi voleva osservare l’astinenza dalle carni, ma tutti i fiumi della zona erano gelati e non si potevano trovare pesci da magiare. Recatosi ad una fontana nelle vicinanze di casa per attingere l’acqua, si ritrovò un grosso pesce nel suo secchio. Profondamente scosso e commosso per il miracolo, decise di lasciare la sua famiglia, e ritirarstosi nei dintorni di Thiers in Alvernia condusse tutto il resto della sua vita come eremita. Dopo la sua morte il corpo di Menulfo è stato sepolto nell’abbazia di Menat, e fu subiti oggetto di culto locale. Medulfo secondo il Molano è un confessore mentre per il Du Saussy è un monaco.
|
Nato in un'epoca imprecisata, probabilmente in Alvernia, Medulfo (o Mion) condusse una vita esemplare come cristiano devoto e padre di famiglia. La sua esistenza, scandita da preghiera e lavoro, venne sconvolta da un evento prodigioso. Un giorno, mentre desiderava osservare l'astinenza dalle carni durante un pasto con la sua famiglia, si trovò di fronte a un'insormontabile difficoltà: i fiumi della zona erano gelati e la pesca era impossibile. Recandosi ad una fontana per attingere acqua, Medulfo fu sorpreso da un miracolo: un grosso pesce nuotava nel suo secchio. Profondamente scosso e commosso da questo segno divino, decise di abbandonare la sua vita mondana e dedicarsi interamente alla preghiera e alla contemplazione.
Ritiratosi nei dintorni di Thiers, in Alvernia, Medulfo condusse il resto della sua vita come eremita. La sua fama di santità si diffuse rapidamente, attirando numerosi discepoli che desideravano apprendere dai suoi insegnamenti e seguire le sue orme. La sua morte, avvenuta il 1 giugno 430, segnò l'inizio di un culto locale che lo venerava come santo.
Il corpo di Medulfo venne sepolto nell'abbazia di Menat, divenendo meta di pellegrinaggio per numerosi fedeli. La sua figura, seppur non ufficialmente canonizzata, acquisì grande popolarità nel Medioevo, come testimoniato dalle numerose menzioni in testi agiografici e calendari liturgici. Ancora oggi, San Medulfo è venerato in Alvernia e la sua festa viene celebrata ogni anno il 1 giugno, anniversario della sua morte.
Autore: Franco Dieghi
|