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Beato Stefano Corumano da Riccia Eremita
Festa:
5 gennaio
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XI-XII sec.
Eremita vissuto tra i secoli XI-XII, fu amico del beato Giovanni da Tufara. Dopo un viaggio a Parigi, si ritirò nella più totale solitudine, prima nel bosco di Mazzocca e poi in una grotta nei pressi di Riccia in Molise. Morì subito dopo il 1170, e il suo corpo è sepolto nella chiesa di Santa Maria delle Grazie o del beato Stefano, dove è venerato come santo.
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Il beato Stefano Corumano da Riccia è un eremita vissuto tra i secoli XI-XII.
La tradizione locale lo dice amico del beato Giovanni da Tufara e pone l’incontro tra i due agli inizi del XII secolo, quando Stefano accompagnò Giovanni in un suo viaggio a Parigi.
Di ritorno da questo viaggio il beato Stefano decise di ritirarsi nella più totale solitudine prima nel bosco di Mazzocca e poi in una grotta nei pressi di Riccia in Molise.
Anche se non abbiamo la certezza di alcun elemento biografico la sua morte è da collocarsi subito dopo quella del beato Giovanni da Tufara avvenuta nel 1170.
Si presume che il beato eremita sia stato sepolto nella chiesa di Santa Maria delle Grazie o del beato Stefano, dove nella cappella a lui dedicata c’è un prezioso reliquiario d’argento offerto all’inizio del Seicento dal principe G. Battista de Capua d’Altavilla.
La realizzazione dell’altare-tomba per il beato Stefano è da collocarsi all’inizio del Settecento.
Sul beato Stefano Corumano c’è un’importante attestazione del cardinale Vincenzo M. Orsini, divenuto papa Benedetto XIII, che attestava durante il sinodo diocesano del 1693, come fosse nota l’esistenza di un processo apostolico di beatificazione di Stefano Corumano eremita.
La popolazione di Riccia festeggia il beato Stefano nel giorno 5 gennaio.
Autore: Mauro Bonato
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