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Sant' Urbano Abate
Festa:
6 aprile
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IX-X sec.
Abate di Santiago di Peñalba tra i secoli IX e X. Le sue origini e la sua giovinezza restano avvolte nel mistero, rivelandoci solo il suo ingresso nel monastero di Ageo o Ayoó e la sua successiva partecipazione, nell'895, al fianco di San Gennadio, alla restaurazione del monastero di San Pedro de Montes. La sua nomina ad abate di Santiago di Peñalba nel 912, dopo la fondazione del monastero da parte di San Gennadio, segna l'inizio di un periodo di feconda guida per la comunità monastica, durato fino al 937. Il profondo legame tra i due santi è testimoniato dalla scelta di Sant'Urbano di seppellire San Gennadio all'interno del monastero dopo la sua morte nel 936. Le spoglie di Sant'Urbano stesso riposarono nella stessa chiesa di Peñalba fino al 1603, quando la duchessa d'Alba María de Toledo le trasferì nel convento domenicano di Villafranca del Bierzo. Nel 1621, le reliquie di Sant'Urbano furono restituite alla cattedrale di Astorga, dove ancora oggi si trovano.
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Sant’Urbano è un abate di Santiago di Peñalba vissuto tra i secoli IX-X.
Non sappiamo nulla sulla sua nascita e fanciullezza. Il suo nome compare quale monaco di Ageo o Ayoó che insieme ad altri dodici monaci era partito nell’anno 895 fianco di san Gennadio, per trasferirsi nell’anno 896 al Bierzo per portare a termine un primo restauro del monastero di San Pedro de Montes, che era stato fondato nel 635 da San Fruttoso.
Già all'inizio dell’anno 896 i monaci dopo il restauro poterono insediare la loro comunità dove San Gennadio è stato nominato abate, dove rimase fino alla sua nomina di vescovo di Astorga.
Intorno all’anno 912 san Gennadio fondò il monastero di Santiago di Peñalba e mise a capo della comunità Sant’Urbano, che rimase in quella carica fino all’anno 937.
Dopo che San Gennadio si dimise da vescovo si ritiro nel monastero di Santiago di Peñalba. Quando morì san Gennadio intorno all’anno 936, sant’Urbano provvide alla sua sepoltura all’interno del monastero stesso.
Anche sant’Urbano dopo la sua morte è stato sepolto nel monastero.
Nel 1603 la duchessa d'Alba María de Toledo, vedova di Federico Alvarez de Toledo e suo fratello Pedro Alvarez Toledo, riesumarono i resti di san Gennadio, sant'Urbano e San Fortis e li portarono nel convento domenicano di Villafranca del Bierzo. Nel 1621 il consiglio di Astorga chiese la restituzione delle reliquie, che sono stati trasferiti nella cattedrale di Astorga.
Nella chiesa di Peñalba è conservato tutt’ora il suo sepolcro.
La festa per sant’Urbano si celebra nel giorno 6 aprile.
Autore: Mauro Bonato
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