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VII sec.
Le notizie su questi santo sono riportate in una “Vita” leggendaria scritta intorno al secolo XI. In quel testo Blitario d’origine scozzese, una volta ordinato prete quale discepolo di San Furseo percorse tutta l’Irlanda e la Gallia. Tra il 640 e il 644 si fermò a Verzeracua, dove si costruì una piccola cella e vi trascorse tutta la vita come eremita. In quella cella san Blitario si offrì a Dio “come vittima, sacrificando la sua vita, il suo corpo, e tutto sé stesso”. Viveva nella più austera mortificazione, si privava di tutto e la preghiera e il digiuno erano la sua occupazione più ordinaria. Dopo la sua morte il suo corpo venne seppellito a Sézanne. Le sue reliquie che furono traslate nella Collegiata di Broyes nel Marne, nel 1568 vennero bruciate dai calvinisti.
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Nato in Scozia, Blitario (Blier) intraprese un percorso spirituale precoce, seguendo le orme di San Furseo, un monaco irlandese venerato per la sua santità e saggezza. Sotto la sua guida, Blitario venne ordinato sacerdote e iniziò un viaggio attraverso l'Irlanda e la Gallia, diffondendo il messaggio del Vangelo e ispirando i fedeli con la sua predicazione.
Tra il 640 e il 644, la vita di Blitario prese una svolta decisiva. Attratto dalla quiete e dalla solitudine, si stabilì a Verzeracus, in Francia, dove costruì una piccola cella che divenne il suo eremo. In questo rifugio ascetico, Blitario dedicò la sua esistenza alla preghiera, al digiuno e alla mortificazione del corpo, offrendosi a Dio come "vittima" in segno di devozione assoluta.
La vita eremitica di Blitario era caratterizzata da una rigida disciplina e da una profonda austerità. Si privava di ogni comfort materiale, nutrendosi solo di erbe e radici e trascorrendo le sue giornate in preghiera e meditazione. La sua fama di santità si diffuse rapidamente, attirando pellegrini da tutta la regione che cercavano il suo consiglio spirituale e la sua benedizione.
Dopo una vita consacrata alla preghiera e alla mortificazione, Blitario lasciò questo mondo per raggiungere la sua dimora eterna. Il suo corpo venne sepolto a Sézanne, dove la sua tomba divenne un luogo di pellegrinaggio per i fedeli che veneravano la sua memoria.
Le reliquie di San Blitario furono trasferite nella Collegiata di Broyes nel Marne nel 1568. Tuttavia, durante le guerre di religione in Francia, nel 1568, i calvinisti bruciarono le reliquie, distruggendo questo prezioso legame tangibile con il santo.
Inizialmente, la festa di San Blitario era celebrata l'11 giugno. Tuttavia, nel proprio di Troyes, la sua ricorrenza è stata spostata al 17 giugno, data che viene commemorata ancora oggi.
Autore: Franco Dieghi
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