V sec.
Fu il primo convertito e proselite di San Patrizio in Irlanda. Apparteneva ad una famiglia agiata che avevano le loro proprietà a Lough Strangford. Quando San Patrizio sbarcò nelle proprietà della sua famiglia, il pagano Diochu si oppose al suo sbarco e gli aizzò contro i suoi cani. Inoltre quando si accorse che non riusciva a muovere il braccio con il quale impugnava la spada per colpire san Patrizio, si convertì e divenne un suo discepolo. Dal giorno della sua conversione fu un modello di santità considerato da tutti un uomo di pace. Intorno all’anno 632, donò a San Patrizio un terreno in località Sabball (Saul) per la costruzione di una chiesa, luogo nel quale morì e dove sorse una famosa abbazia retta dai Canonici regolari di Sant’Agostino.
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San Diochu (o Dichus), venerato come confessore, è una figura di rilievo nella storia del Cristianesimo in Irlanda. La sua vita, avvolta nella nebbia del V secolo, ci offre uno spaccato affascinante sulle prime fasi dell'evangelizzazione dell'isola e sul ruolo fondamentale svolto da San Patrizio.
Diochu proveniva da una famiglia agiata che possedeva terreni a Lough Strangford. Quando San Patrizio sbarcò in queste proprietà, il pagano Diochu si oppose con veemenza al suo arrivo, aizzando contro di lui addirittura i suoi cani. Tuttavia, un evento miracoloso cambiò il corso della sua vita: Diochu si accorse di non riuscire a muovere il braccio con cui impugnava la spada per colpire San Patrizio. In quell'istante, colpito dalla potenza divina, si convertì e divenne un discepolo del santo.
Da quel giorno, Diochu divenne un modello di santità, conosciuto da tutti come uomo di pace. La sua conversione, avvenuta in circostanze così drammatiche, testimonia la forza del messaggio cristiano e la sua capacità di trasformare anche i cuori più induriti.
Intorno all'anno 632, Diochu donò a San Patrizio un terreno nella località di Sabhall (Saul) per la costruzione di una chiesa. Questo luogo divenne il centro di un'importante abbazia retta dai Canonici regolari di Sant'Agostino e, dopo la morte di Diochu, il suo sepolcro divenne meta di pellegrinaggi.
La festa di San Diochu è celebrata il 29 aprile negli antichi martirologi irlandesi.
Autore: Franco Dieghi
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