Montegagudo, Navarra, Spagna, 18 maggio 1889 – Baeza, Jaén, Spagna 14 aprile 1934
Il 14 agosto 1908 entrò nel convento delle agostiniane recollette di Baeza (Jaén), assumendo di nome di suor Monica di Gesù e per la sua umiltà chiese di essere una semplice monaca conversa. Visse alcuni fenomeni di bilocazione o di visione a distanza che gli permettevano di conoscere eventi accaduti a molti chilometri di distanza. Gesù le è apparso molte volte e ha persino cambiato il suo cuore per il suo.
|
Basilia Cornago Zapater nacque il 18 maggio 1889 a Monteagudo in provincia di Navarra in Spagna. Era la terza di dieci fratelli.
Cresciuta in una famiglia contadina con profonde radici cristiane, fin dalla sua fanciullezza passava molte ore a pregare nella chiesa dei padri Recolletti di Monteagudo.
Sentita la propria vocazione religiosa, all’età di diciannove anni, il 14 agosto 1908 entrò nel convento delle agostiniane recollette di Baeza (Jaén), assumendo di nome di suor Monica di Gesù.
Per due anni visse nel convento di Martos e per la sua umiltà chiese di essere una semplice monaca conversa e come tale professò il 6 gennaio 1910.
Nel 1914 lasciò il monastero di Martos e ritornò a Baeza e vi rimase fino al periodo della guerra civile.
Per quarant’anni ebbe quale direttore spirituale padre Eugenio Cantera, che seppe guidarla e accompagnarla nel suo cammino religioso.
Divenuta monaca iniziarono a manifestarsi dei fenomeni mistici, che la facevano soffrire in quanto era desiderosa di vivere la propria vocazione religiosa inosservata.
“Ottenne molti favori dal Signore per gli altri e aveva avuto diverse azioni che si possono definire profetiche”. Visse alcuni fenomeni di bilocazione o di visione a distanza che gli permettevano di conoscere eventi accaduti a molti chilometri di distanza. Gesù le è apparso molte volte e ha persino cambiato il suo cuore per il suo.
Il suo angelo custode che chiamava il fratello maggiore, era il suo compagno costante.
Le anime del purgatorio le apparivano spesso per chiedere aiuto o per ringraziarla delle sue preghiere.
Nel 1936 quando i rivoluzionari occuparono il convento delle Agostiniane, con altre consorelle visse presso una famiglia della città, e poi a Montegagudo, a Madrid e a Serradilla. Il 19 luglio 1939 tornò definitivamente a Beaze.
Era una monaca semplice, prudente, caritatevole e obbediente. “Ha sempre voluto illuminare la vita degli altri. Il suo modo di essere ispirava qualcosa di speciale, soprattutto con il suo sguardo, come se fosse sempre alla presenza di Dio, sebbene seguisse molto bene e con tutta la disponibilità coloro che venivano da lei”. Era ritenuta la santa di Baeze.
Ebbe una fitta corrispondenza con tantissime persone, tanto che scrisse oltre cinquemila lettere, delle quali ne sono state raccolte ben tremilacinquencento dove emerge il suo misticismo e vengono riportati i suoi saggi consigli evangelici.
Si distinse per la sua devozione all’Eucarestia e alla Passione di Gesù.
Suor Monica di Gesù morì in concetto di santità il 14 aprile 1964. Sepolta inizialmente nel cimitero del convento, i suoi resti furono traslati e deposti in un sepolcro speciale all’interno della chiesa del monastero.
Il processo di beatificazione
Il processo di beatificazione per suor Monica di Gesù è stato promosso dalla comunità del Monastero di Santa Maria Maddalena di Baeza in Spagna.
Dopo il nulla osta del 24 febbraio 1979, il processo cognizionale aperto il giorno 8 dicembre 1979 e chiuso il giorno 8 novembre 1981, ha ottenuto il decreto di validità il gioino 11 marzo 1983.
Il 7 gennaio 1983 è stato emesso il decreto sugli scritti e nel 1988 è stata pubblicata la Positio.
Dopo il congresso dei consultori teologi del 26 novembre 1991 e quello dei cardinali e vescovi del 17 marzo 1992, dopo il decreto delle virtù eroiche, il pontefice San Giovanni Paolo II, il 13 giugno 1992 ha dichiarato venerabile suor Monica di Gesù.
Autore: Mauro Bonato
|