Petrognano, Firenze, 26 dicembre 1907 – Faella, Arezzo, 23 aprile 1958
Nella era una giovane donna che per tutta la vita ebbe un continuo alternarsi tra miglioramenti e peggioramenti della sua salute e che negli ultimi tempi la ridussero alla più completa immobilità. Con coraggio, pazienza e serenità affrontò la situazione nella più totale certezza della fede. La sua stanza da letto divenne la meta di numerosi visitatori che venivano a lei alla ricerca di un consiglio e di una parola di conforto. In questo contesto iniziarono alcuni fenomeni mistici straordinari che caratterizzarono l’ultima parte della sua vita.
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Nella Pratesi nacque il 26 dicembre 1907 a Petrognano in Provincia di Firenze da Giuseppe e Cesira Mozzi.
Era la primogenita di otto fratelli.
Il padre chiamato alle armi nella Prima guerra mondiale, determinò un grave situazione economica per la famiglia, che a causa delle privazioni e stenti minarono in maniera irreparabile la salute di Nella.
La giovane ricevette dai suoi genitori e dai parroci del paese una solida formazione cristiana, che seppe alimentare con una spiccata pietà eucaristica.
Nella per tutta la vita ebbe un continuo alternarsi tra miglioramenti e peggioramenti della sua salute che negli ultimi tempi la ridussero alla più completa immobilità.
Fin da giovane aderì all’Azione Cattolica, sodalizio di cui fu anche presidente parrocchiale.
Nel 1931, aveva appena subito il primo di una lunga serie di interventi, quando morì suo padre. E da allora le sue infermità peggiorarono progressivamente e inesorabilmente.
Nella seppe fronteggiare quella situazione con un maturo atteggiamento cristiano che divenne ancor più forte dopo il suo viaggio a Lourdes nel 1937.
Anche i successivi pellegrinaggi a Loreto ne determinarono una maggior crescita spirituale.
>nel periodo della Seconda Guerra Mondiale con la madre ed alcuni fratelli si trasferirono a Faella in provincia di Arezzo.
Con la conclusione della guerra le sue condizioni di salute peggiorarono tanto che dovette ricorrere a vari interventi chirurgici dopo dei quali non riuscì più ad alzarsi dal letto.
Con coraggio, pazienza e serenità affrontò la situazione nella più totale certezza della sua fede. La sua stanza da letto divenne la meta di numerosi visitatori che venivano a lei alla ricerca di un consiglio e di una parola di conforto.
In questo contesto iniziarono alcuni fenomeni mistici straordinari che caratterizzarono l’ultima parte della sua vita.
Il 15 settembre 1951, Nella ebbe una serie di visioni della croce di Cristo, accompagnata da dolori sempre più forti al costato, ai polsi e ai piedi.
Per qualche tempo i vari fenomeni rimasero segreti, ma poi divennero di dominio pubblico, tanto che aumentarono le persone che la volevano incontrare.
Don Aldo Romoli, cappellano a Faella e suo direttore spirituale, seguì da vicino le vicende di Nella e le riportò fedelmente nel suo diario.
Nella Pratesi morì in concetto di santità il giorno 23 aprile 1958, a Faella in provincia di Arezzo.
Il processo di beatificazione per Nella Pratesi ha ottenuto il giorno 4 aprile 2000, il nulla osta dalla Congregazione delle Cause dei Santi.
Autore: Mauro Bonato
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