Giovanni era figlio di Guido, conte di San Martino. Suo zio, San Guglielmo da Volpiano, aveva fondato l'abbazia benedettina di Fruttuaria nel paese oggi noto come San Benigno Canavese. Avendo caro il proprio nipote, lo indicò quale abate e suo primo successore. Durante il suo governo, nel 1013, l'abbazia ricevette conferma dal Papa Benedetto VIII. Inoltre entrò nel suo monastero e vi morì penitente, nel 1015, il suo parente Arduino, già Re d'Italia e Marchese d'Ivrea.
Il Cuniberti ebbe a scrivere che "Giovanni fu carissimo a san Guglielmo". Era detto "Homo Dei (uomo di Dio)". Il Card. Cesare Baronio, primo successore di San Filippo Neri e compositore del Martirologio Romano, disse essere sstato "uomo di grande santità sotto cui fiorì la monastica osservanza; tanto che il monastero era presso tutti in grande venerazione". San Giovanni da Romano a tutt'oggi non è presente in alcun calendario liturgico.
Autore: Don Fabio Arduino
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