Funchal, Isola di Madeira, Portogallo, 10 aprile 1897 - 18 dicembre 1963
Religiosa professa della Congregazione delle Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù; fu una religiosa innamorata di Dio. Visse con gioia la propria vocazione, dedicandosi ai fratelli e alle sorelle in difficoltà, nei quali ha visto il volto di Gesù. Papa Francesco l'ha dichiarata Venerabile il 23 marzo 2023.
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La Venerabile Serva di Dio María do Monte Pereira (al secolo: Eliza de Jesús) nacque a Funchal, nell’Isola di Madeira (Portogallo) il 10 aprile 1897.
Rimasta orfana di entrambi i genitori, nel 1914, dovette occuparsi della famiglia, poiché la sorella maggiore soffriva di problemi mentali. Insieme a tale compito, amava collaborare con la parrocchia, dove si iscrisse alla Pia Unione delle Figlie di Maria. Nella fase di discernimento vocazionale, conobbe Padre José Maria Antunes, dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, che la indirizzò verso la Congregazione delle Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù, fondate qualche decennio prima da San Benedetto Menni, O.H., presso l’Ospedale Psichiatrico di Ciempozuelos, vicino Madrid.
Dopo aver svolto il Noviziato, emise la professione temporanea dei voti il 3 aprile 1929. Trascorse questo periodo di formazione dapprima a Idanha, prestandosi ai lavori della cucina, e poi a Belas, dove assisteva le anziane e le signore problematiche.
Il 3 aprile 1933 emise la professione perpetua a Idanha e, nell’anno successivo, venne nominata Vice Maestra delle Novizie, ufficio che ricoprì sino al 1942, quando fu trasferita nella Comunità di Braga, come infermiera, soprattutto per i malati mentali.
Nel 1948, fu inviata a São Gonçalo di Funchal, nella Casa di Cura di Câmara Pestana, sempre per i malati mentali.
Nel 1952 conobbe Padre Júlio Gritti, S.C.I., che divenne il suo Direttore Spirituale e le chiese di trascrive le sue esperienze interiori.
Nel 1961 cominciò ad accusare problemi di salute.
Morì a Funchal (Portogallo) il 18 dicembre 1963, all’età di 66 anni, in seguito ad un intervento chirurgico per i calcoli biliari.
La Venerabile Serva di Dio fu una religiosa innamorata di Dio. Visse con gioia la propria vocazione, dedicandosi ai fratelli e alle sorelle in difficoltà, nei quali ha visto il volto di Gesù. Visse in profondità il carisma della Congregazione, svolgendo con dedizione, carità e pazienza, il servizio versi i malati psichici.
In comunità fu stimata dalle consorelle. Ebbe fenomeni singolari che visse nel nascondimento e in umiltà.
La sua perseveranza rivela grande forza morale e umiltà, unitamente ad una notevole capacità di autocontrollo che le derivava dalla straordinaria intimità con il Signore. Affrontò, con l’aiuto della grazia, le situazioni difficili, segnate dalle precarie condizioni di salute.
La fama di santità, pur circoscritta all’ambiente nel quale visse e operò, era presente già in vita e si sviluppò dopo la morte; essa è giunta sino ai nostri giorni unita ad una certa fama signorum.
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