† Pieve di Offiano, Massa Carrara, 31 gennaio 1947
Parroco della parrocchia di San Pietro Apostolo, Pieve di Offiano, nel comune di Casola in Lunigiana (MS).
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Semplice, pulito ed efficace. Si prende un sacchetto di stoffa, lo si riempie con qualche manciata di sabbia e poi giù – col micidiale manganello – sul corpo della vittima, sorpresa nel far del buio in un viottolo o magari chiamata col pretesto di un malato da visitare. Il sacchetto ha due vantaggi: non lascia lividi né segni sulla pelle e lede gli organi interni senza uccidere subito.
«Sacchettati»: quanti preti sono morti così sessant'anni fa, all'alba burrascosa della nostra Repubblica? In Toscana almeno un paio: don Luigi Grandetti per esempio, parroco a Pieve di Offiano presso Casola in Lunigiana; fu assalito il 17 dicembre 1946 – tornava dalla novena di Natale – da tre individui che pare volessero denaro e peraltro gli ficcarono in bocca un pugno di vetri frantumati. Morì a fine gennaio, ufficialmente per «cancro allo stomaco», senza aver voluto rivelare i nomi degli aggressori; la relazione manoscritta di un anonimo testimone dice: «Per mantenere la pace in parrocchia». «Sacchettato» morì nel 1947 pure don Pietro Maraglia di Cerignano presso Fivizzano (Ms).
Autore: Roberto Beretta
Fonte:
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www.toscanaoggi.it
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Note:
Per approfondire: Simone Ziviani "A morte il prete. La tragedia di cinque religiosi apuani tra partigiani e nazisti" Ciclostile
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