† 888
Fanciullo dell'abbazia di St. Pierre a Bèze, in Borgogna, Adalrico fu martirizzato nell'888 durante l'invasione normanna, insieme a cinque monaci, un sacerdote e altri. Rifugiati in una grotta, furono scoperti e uccisi. Venerato come santo e martire, in particolare a Cote-d'Or, la sua festa si celebra il 21 maggio con il martire Ansuino e compagni.
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Purtroppo, le informazioni sulla nascita e sulla giovinezza di Sant'Adalrico di Bèze sono scarse e frammentarie. Si sa che era un fanciullo che viveva nell'abbazia di St. Pierre a Bèze, in Borgogna, durante il IX secolo. L'abbazia, situata in quella che all'epoca era la diocesi di Langres, era un importante centro religioso e culturale.
Nell'anno 888, l'abbazia di St. Pierre fu invasa dai Normanni, un popolo di pirati provenienti dalla Scandinavia. I Normanni erano noti per la loro ferocia e brutalità, e durante l'invasione saccheggiarono e distrussero l'abbazia.
Secondo la tradizione, cinque monaci, un sacerdote e un bambino, tra cui Adalrico, si rifugiarono in un'antica grotta vicino all'abbazia nel tentativo di sfuggire ai predatori. Tuttavia, i Normanni li scoprirono e li uccisero brutalmente. Adalrico, ancora giovane e innocente, fu tra le vittime.
Il martirio di Sant'Adalrico e dei suoi compagni divenne rapidamente noto e venerato nella regione. La loro storia fu tramandata di generazione in generazione e divennero un simbolo di fede e coraggio di fronte alla persecuzione.
Ancora oggi, Sant'Adalrico è venerato come santo e martire, in particolare nella regione di Cote-d'Or, dove era un tempo parte della diocesi di Langres. La sua festa si celebra il 21 maggio insieme al martire Ansuino e compagni.
Autore: Franco Dieghi
San Aldarico di Bèze è un fanciullo martirizzato nell’anno 888.
Era ancora fanciullo quando a seguito dell’invasione normanna subì il martirio insieme ai monaci dell’abbazia di St. Pierre a Bèze in Borgogna, un tempo situato nella diocesi di Langres.
Nell'888 per l'invasione normanna, cinque monaci, un sacerdote e un bambino che sono stati lasciati a difendere l'abbazia vengono uccisi. I Normanni devastano, saccheggiano e devastano tutto ciò che incontrano sul loro cammino. L'antica grotta funge da rifugio per gli uomini del villaggio e per i monaci che vi si sono nascosti.
Questa tradizione è confermata, ad esempio, nel Dictionary of Saints del 1980 di John J. Delaney, dove si parla di Sant’Agerano.
“Sant'Agerano [era] un monaco benedettino a Bèze, vi rimase con un sacerdote, Ansuinus; altri quattro monaci, Berardo, Genesio, Rodron e Sifrard; e un ragazzo di nome Adalric dopo che tutti gli altri monaci erano fuggiti durante l'invasione normanna. Tutti e sette furono assassinati dagli invasori”.
Adalrico potrebbe anche essere identificato con un santo fanciullo che ancor oggi è venerato come martire a Cote-d’Or, un tempo sempre nella diocesi di Langres.
La festa e il ricordo per San Aldarico si svolgevano nel giorno 21 maggio insieme al martire Ansuino e compagni.
Autore: Mauro Bonato
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