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Santi Basilio, Eugenio, Agatodoro, Elpidio, Etereo, Capitone ed Efrem Vescovi e martiri
Festa:
7 marzo
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† 7 marzo 311
Inviati dal vescovo di Gerusalemme nel 299, i primi sette martiri del Chersoneso, tra cui Basilio, Efrem, Eugenio, Agatodoro ed Elpidio, vennero perseguitati e uccisi dai pagani. Nel 303, il vescovo Eterio venne inviato da Gerusalemme per sostituirli, ma venne ucciso dai pagani. Costantino mandò allora un nuovo vescovo, Capitone, che non subì il martirio e morì di morte naturale nel 312. I primi sette martiri del Chersoneso sono venerati dalla Chiesa bizantina il 7 marzo, mentre il Martirologio Romano li ricorda il 4 marzo, aggiungendo i nomi di Nestore e Arcadio, che però non si occuparono della conversione del Chersoneso, ma di Cipro.
Martirologio Romano: Nel Chersoneso, in Grecia, santi vescovi Basilio, Eugenio, Agatodoro, Elpidio, Eterio, Capitone ed Efrem, martiri.
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I primi sette martiri del Chersoneso, tra cui Basilio, Efrem, Eugenio, Agatodoro ed Elpidio, vennero inviati dal vescovo di Gerusalemme, Porfirio, per predicare il Vangelo nel Chersoneso, una penisola situata nell'odierna Crimea. Giunsero nel 299 e iniziarono subito a diffondere la parola di Cristo.
Tuttavia, la loro predicazione non fu ben accolta dai pagani, che iniziarono a perseguitarli. Basilio, il primo a giungere nel Chersoneso, venne ucciso dagli ebrei il 6 marzo del 299.
Gli altri quattro martiri, Eugenio, Agatodoro, Elpidio e il diacono Teocleto, vennero arrestati e torturati. Alla fine, vennero decapitati il 6 marzo del 300.
Nel 303, il vescovo di Gerusalemme, Massimo, inviò un nuovo gruppo di missionari, guidati dal vescovo Eterio. Eterio riuscì a convertire molti pagani, ma non riuscì a vincere l'ostinazione dei capi della città.
Nel 310, Costantino, imperatore romano, concesse ai cristiani il diritto di professare liberamente la propria fede. Eterio, approfittando di questa concessione, ottenne dall'imperatore l'espulsione dei pagani dal Chersoneso.
Tuttavia, Eterio venne ucciso da un gruppo di empi nel 311. Costantino, in segno di rispetto per il martire, inviò un nuovo vescovo, Capitone. Capitone non subì il martirio e morì di morte naturale nel 312.
I sette martiri del Chersoneso sono venerati dalla Chiesa bizantina il 7 marzo, mentre il Martirologio Romano li ricorda il 4 marzo, aggiungendo i nomi di Nestore e Arcadio, che però non si occuparono della conversione del Chersoneso, ma di Cipro.
Autore: Franco Dieghi
La Chiesa bizantina commemora i primi sette martiri il 7 marzo, con un elogio ricavato dalla loro passio, mentre il Martirologio Romano, insieme con alcuni sinassari, li ricorda il 4 marzo, aggiungendo i nomi di Nestore e Arcadio. Questi ultimi, però, formano un gruppo a parte: infatti essi non si occuparono della conversione del Chersoneso, ma di Cipro, non furono messi a morte per la fede e, inoltre, non si è certi della loro condizione di vescovi.
I dati che possediamo sui sette martiri del primo gruppo sono alquanto approssimativi.
I primi a giungere nel Chersoneso a predicare il Vangelo, furono Basilio ed Efrem, inviati dal vescovo di Gerusalemme.
Li seguirono dopo qualche tempo Eugenio, Agatodoro ed Elpidio.
Tutti subirono il martirio: Basilio il 6 marzo del 299, ucciso dagli ebrei, gli altri quattro pure il 6 marzo, ma del 300.
Dopo diversi anni Gerusalemme inviò il Vescovo Eterio, il quale, non riuscendo a vincere l'ostinazione dei pagani, ottenne dall'imperatore Costantino la loro espulsione dal Chersoneso.
Egli fu ucciso da un gruppo di empi. Costantino mandò allora un nuovo vescovo, Capitone, il solo del gruppo che non subì il martirio: morì infatti di morte naturale un 22 dicembre.
Autore: Antonio Koren
Fonte:
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