Etimologia: Agerico = nato nella nebbia, dal celtico
Martirologio Romano: Presso Verdun in Austrasia, nel territorio dell’odierna Francia, sant’Ageríco, vescovo, che costruì chiese e battisteri e patì molto da parte del re Teodorico per aver fatto della sua chiesa un luogo di asilo per i fuggitivi.
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Nato nella terza decade del sec. VI ad Harville (Agerici villa), frequentò la scuola vescovile dei SS. Pietro e Paolo di Verdun, stabilendo la propria dimora presso quella città, nel luogo ove sarà sepolto e dove nel 1037 sorse un'abbazia che prese da lui il nome. Ebbe gli ordini sacri da san Desiderato e, alla morte di quest'ultimo, venne eletto al suo posto. La data non è conosciuta, ma poiché il suo predecessore prese parte al Concilio di Orléans nel 549, ne consegue che la nomina di Agerico avvenne dopo; in ogni modo è certo che nel 570, quando fece da padrino al re Childeberto II, era vescovo della sua città. Fu amico di san Gregorio di Tours, che lo ricorda nei suoi scritti con espressioni di lode e di ammirazione e lo colloca fra i migliori vescovi del suo tempo; fu pure in relazione col poeta Venanzio Fortunato. Fra le chiese costruite si ricordano San Medardo, fondata dove erano stati sepolti i SS. Mauro, Salvino e Aratore, e quella di Sant'Andrea, nella quale fece portare le reliquie di san Martino.
Sant'Agerico fece di tutto per opporsi ai barbari usi dei re che uccidevano senza pietà i loro nemici, senza peraltro che la sua opera sortisse molto successo. Quantunque, infatti, come si è accennato, avesse tenuto a battesimo Childeberto, non riuscì a impedire che i tutori del giovane re massacrassero il duca Bosone; parimenti non riuscì ad evitare da parte di Childeberto l'uccisione dei duchi Ursione e Bertefrido, avvenuta nell'oratorio episcopale, dove quelli avevano cercato rifugio. Il dolore causatogli da quest'ultimo fatto fu così forte che il santo ne morì poco dopo, nel 588.
Fu sepolto nella chiesa di Sant'Andrea e San Martino che aveva fatto edificare sul luogo dove era la casa dei suoi genitori. Il canonico Bertario che nel 916 scrisse la storia dei vescovi di Verdun, afferma che Agerico partecipò al concilio convocato a Verdun nel 590, e tenutosi poi a Metz, indetto per giudicare Egidio vescovo di Reims, accusato di aver cospirato contro il re. Contro questa notizia, in fonti più attendibili, si indica il 588 come data della morte. Il culto di Agerico, limitato peraltro alla diocesi di Verdun, non sembra anteriore alla fondazione dell'abbazia di Saint-Airy, innalzata sulla sua tomba nel 1037 dal vescovo Raimberto e andata distrutta durante la Rivoluzione. La festa cade il 1° dicembre.
Autore: Charles Lefebvre-Roger Desreumaux
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