Remiremont (Francia), 2 febbraio 1576 - Nancy, 9 gennaio 1622
Beata Alessia Le Clerc Nacque a Remiremont in Francia il 2 febbraio 1576. A 20 anni decise di consacrarsi a Dio con il voto di castità. Incontrò san Pietro Fourier (1565-1640) allora parroco di Mattaincourt e un anno dopo, la notte di Natale del 1597, insieme a quattro compagne incominciò il suo apostolato: l'insegnamento alle fanciulle povere. Nel 1598 aprì la prima scuola a Poussay, mentre il vescovo di Toul approvava una prima stesura della Regola del nuovo Istituto: le Canonichesse regolari di Nostra Signora sotto la Regola di sant'Agostino, composta da Pietro Fourier. L'Istituzione fu approvata nel 1603 dal cardinale legato di Lorena e poi nel 1615 e 1616 da papa Paolo V; un anno dopo, nel novembre 1617, fu eretto il primo monastero ufficiale della Congregazione con clausura e Alessia Le Clerc, con le compagne, poté iniziare l'anno del noviziato, prendendo il nome di suor Maria Teresa di Gesù. Dopo aver emesso i voti nell'anno successivo, fu eletta superiora generale, carica che tenne fino al dicembre 1621. Morì il 9 gennaio 1622, nella Casa di Nancy. (Avvenire)
Etimologia: Alessia = colei che protegge, dal greco
Martirologio Romano: A Nancy in Francia, beata Maria Teresa di Gesù (Alessia) Le Clerc, vergine, che creò insieme a san Pietro Fourier la Congregazione delle Canoniche regolari di Nostra Signora, sotto la regola di sant’Agostino, per l’educazione della gioventù femminile.
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Alla beata Alessia Le Clerc è toccato lo stesso iter prolungato per la sua beatificazione, come per l’altra celebre agostiniana s. Rita da Cascia, infatti s. Rita fu beatificata circa 200 anni dopo la morte e canonizzata dopo altri 300 anni circa.
Alessia Le Clerc, in religione Maria Teresa di Gesù, è stata beatificata infatti ben 325 anni dopo la sua morte, a causa di eventi politici e guerre succedutosi.
Nacque a Remiremont in Francia il 2 febbraio 1576 da Giovanni Le Clerc e Anna Sagay, essendo dotata di affabilità e spiccata intelligenza era da tutti amata e ricercata, trascorse la giovinezza cedendo volentieri alle vanità del mondo.
A seguito di una crisi spirituale, a venti anni ispirata dalla Grazia Divina, prese la decisione di mutare vita e volle consacrarsi a Dio con il voto di castità.
Ebbe la provvidenziale occasione d’incontrare s. Pietro Fourier (1565-1640) allora parroco di Mattaincourt, ponendosi sotto la sua illuminata guida e così un anno dopo, la notte di Natale del 1597, insieme a quattro compagne incominciò il suo apostolato, cioè l’insegnamento alle fanciulle povere.
Nel 1598 poté aprire la prima scuola a Poussay, mentre il vescovo di Toul approvava una prima stesura della Regola della nuova Istituzione: le Canonichesse Regolari di Nostra Signora sotto la Regola di S. Agostino, composta da s. Pietro Fourier.
Nel 1599 le cinque religiose si trasferirono a Mattaincourt, operando così bene nell’assistenza alle fanciulle bisognose che vennero richieste anche da altre città.
L’Istituzione fu approvata nel 1603 dal Cardinale Legato di Lorena e poi nel 1615 e 1616 da papa Paolo V; un anno dopo, nel novembre 1617, fu eretto il primo monastero ufficiale della Congregazione con clausura e Alessia Le Clerc con le compagne, poté iniziare l’anno del noviziato, prendendo il nome di suor Maria Teresa di Gesù.
Dopo aver emesso i voti nell’anno successivo, fu eletta Superiora Generale, carica che tenne fino al dicembre 1621, morì dopo pochi giorni il 9 gennaio 1622, nella Casa di Nancy, fra il compianto e la venerazione di tutti.
Aveva lavorato nell’apostolato a fianco del santo parroco di Mattaincourt, Fourier, per circa 25 anni e la sua Congregazione si era allargata con più di 20 Case nella Lorena e in tutta la Francia; a soli 46 anni lasciò per sempre la guida e il maestro della sua vita e della sua opera, che le sopravviverà per altri 18 anni.
Come già accennato, la causa per la sua beatificazione poté essere istruita solo a fine ‘800 e infine il 4 maggio 1947, papa Pio XII la iscrisse nel numero dei Beati.
Autore: Antonio Borrelli
Alessia nasce in Francia, a Remiremont, nel 1576. È una bambina intelligente, ricca e vanitosa. Con il passare degli anni si trasforma in una ragazza molto graziosa. Ride, scherza, ha tanti amici. Le piacciono i bei vestiti, ama partecipare a feste danzanti e avere corteggiatori che la ammirano per la sua bellezza. Un giorno, però, accade qualcosa che cambia il suo cuore. Alessia è in crisi, si sente insoddisfatta e si pone dei dubbi sulla propria condotta. Intanto Dio le manda dei messaggi ai quali Alessia non può sfuggire. Durante la Messa la ragazza sente il rullo di un tamburo che la agita molto. Poi ha una visione: uno spirito del Male batte forte il tamburo seguito da ragazzi in festa. Alessia è terrorizzata dalla visione e capisce all’istante che deve cambiare vita. Desidera fare contento il Cielo e le cose gradite a Dio. La giovane non sfoggia più vestiti sfarzosi, si copre la testa con un velo bianco, fa voto di castità e con il sostegno morale del parroco Pietro Fourier (futuro santo), entra in un monastero. Durante la preghiera Dio suggerisce ad Alessia di aprire una scuola per istruire le ragazze povere. Nel 1597 la religiosa trova quattro pie donne disposte ad aiutarla nell’impresa e assieme a loro, la notte di Natale, comincia ad accogliere in parrocchia le ragazze povere. Nonostante Alessia e le sue compagne siano accusate di essere delle “pazze”, nel 1598 aprono una scuola per fanciulle a Poussay e nel 1599 un’altra scuola a Mattaincourt. Le ragazze arrivano sempre più numerose. Alessia deve affrontare alcune difficoltà con i superiori, ma assiste a un’apparizione della Madonna che le mette in braccio Gesù Bambino e la esorta a continuare nella sua missione, senza alcun timore. Alessia diventa famosa per il bene che trasmette alle giovinette e vengono aperte tante altre scuole in Francia. Con il nome di Madre Maria Teresa di Gesù, Alessia fonda la Congregazione delle Canonichesse di Nostra Signora di Sant’Agostino con sede a Nancy. Come madre superiora, la beata segue le scuole con amore e alle future suore insegna soprattutto l’umiltà. Non tollera lo sfarzo nei monasteri ritenuto irrispettoso nei confronti della povertà. Però non fa mancare a nessuna ragazza il necessario: sano e sufficiente cibo, sette ore di sonno, camere e letti puliti. Beata Alessia Le Clerc muore nel 1622 a Nancy gettando tutti nello sconforto.
Autore: Mariella Lentini
Fonte:
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