Monaco a St-Bertin, poi priore a St-Vaast d'Arras (1109), abate di Anchin, e priore di St-Georges presso Hesdin (1112), lottò animosamente per diffondere la riforma cistercense da Anchin alle abbazie del Belgio e della Francia settentrionale (Capitolo generale a Reims, 1131), ispirandosi ai principi di s. Bernardo, che lo sostenne con energia (cf. Lettere, 55-6). La sua azione per l'indipendenza dei monasteri, che gli provocò non pochi contrasti (per es., con l'abate Ponzio di Cluny), non cessò quando nel 1131, favorito da Luigi VI, Alvise fu eletto vescovo di Arras: egli difese le sue prerogative contro i monaci di Marchiennes e contro l'abate di St-Vaast; nel 1142 scomunicò Clemenza, contessa di Fiandra, impadronitasi di beni abbaziali. Godé la stima dei pontefici Pasquale II, Innocenzo II ed Eugenio III: quest'ultimo lo nominò vescovo militare dell'esercito crociato. Morì presso Filippopoli il 6 settembre 1147 (secondo altri, il 2 giugno 1148). La fama della sua santità è attestata da inni, epitafi e notizie comprese nella vita del beato Gosvino.
Autore: Alfonso M. Zimmermann
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